Un inferno a misura d’uomo

Redazione
08/07/2021

I negazionisti del Climate change se ne facciano una ragione. Uno studio dimostra che l'ondata di caldo anomalo che ha colpito gli Usa nord-occidentali e il Canada dipende dall'uomo.

Un inferno a misura d’uomo

I negazionisti del Climate change se ne facciano una ragione: l’ondata di caldo anomalo che ha investito gli Stati Uniti nord-occidentali e il Canada sarebbe stata impossibile senza il cambiamento climatico causato dall’uomo. È l’allarmante risultato di uno studio del World Weather Attribution realizzato da un team di 27 scienziati provenienti da tutto il mondo. E la situazione è persino destinata a peggiorare senza un intervento che inverta drasticamente la tendenza.

Molte città dell’Oregon e di Washington e delle province occidentali del Canada hanno registrato nelle ultime settimane temperature ben al di sopra della media stagionale, con punte oltre i 40 gradi. Spicca il nuovo record canadese di 49,6 gradi nel villaggio di Lytton, piccolo centro della Columbia Britannica, poi colpito anche da un grave incendio. Le temperature eccezionalmente elevate hanno portato a un forte aumento della mortalità e dei ricoveri ospedalieri. A peggiorare la situazione il fatto che questa ondata di caldo improvvisa ha colpito una popolazione non abituata a temperature così estreme, tanto che la maggior parte delle case è persino priva di aria condizionata.

Fenomeni estremi che da impossibili diventeranno comuni

«Queste ondate letali rischiano di passare da “praticamente impossibili” a “relativamente comuni”», ha dichiarato Gabriel Vecchi, climatologo dell’Università di Princeton e membro del team. «Si tratta di un cambiamento enorme». Per decifrare il ruolo del cambiamento climatico, gli scienziati hanno analizzato i dati delle mutazioni termiche e le hanno inserite in 21 modelli realizzati al computer, eseguendo varie simulazioni. Hanno così notato che a fare la differenza fra il nostro mondo e uno in salute sono proprio i gas serra derivati dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturali. «Senza il cambiamento climatico indotto dall’uomo, questo evento non si sarebbe verificato», ha ribadito Friederike Otto, climatologa dell’Università di Oxford. «Questo studio conferma che il cambiamento climatico sta uccidendo le persone»,ha ribadito Kristie Ebi, professoressa al Center for Health and the Global Environment dell’Università di Washington. «Il calore è il killer numero 1 degli americani legato al clima. Anche pochi gradi fanno la differenza».  L’ondata  che ha colpito gli Usa e il Canada deve far suonare campanelli d’allarme in tutto il mondo. Già nel 2019, infatti, il World Weather Attribution aveva sottolineato come i picchi di calore in Europa fossero legati all’attività umana mentre lo scorso anno il caldo estremo aveva messo in ginocchio il delicato ecosistema della Siberia.