Omicron, la variante Centaurus potrebbe diventare dominante in autunno

Debora Faravelli
26/08/2022

Il virus sembra diffondersi più rapidamente di Omicron 5 e da settembre potrebbe diventare prevalente in tutta Europa.

Omicron, la variante Centaurus potrebbe diventare dominante in autunno

L’allentamento di (praticamente) tutte le restrizioni anti Covid e la diminuzione dei casi positivi lascia pensare che l’epidemia non debba più destare preoccupazione, ma, alla vigilia della fine dell’estate e dell’avvio dell’anno scolastico, gli esperti hanno lanciato l’allarme sulla massiccia diffusione di Centaurus che potrebbe verificarsi in autunno: la nuova variante Omicron, che porta la sigla BA.2.75, sembrerebbe infatti poter diventare dominante in Europa da settembre.

Centaurus potrebbe diventare dominante in autunno

Si tratta di un dato che preoccupa i virologi per la rapidità con cui si trasmette la variante, individuata per la prima volta in India e rilevata anche in altri paesi. Attualmente diversi laboratori la stanno studiando per capire se possa essere più contagiosa e sfuggire meglio agli anticorpi rispetto ad Omicron 5. Tom Peacock, virologo all’Imperial College di Londra, ha infatti posto l’accento sulle numerose mutazioni che Centaurus porta sulla proteina Spike, quella che l’infezione utilizza per infettare le cellule umane. Le più rilevanti sarebbero le alterazioni G446S e R493Q che, almeno sulla carta, darebbero al virus la capacità di sfuggire meglio agli anticorpi prodotti sia con le vaccinazioni che con precedenti contagi.

Che la nuova variante possa diventare prevalente l’ha sostenuto una ricerca condotta dall’Università dell’Insubria e pubblicata sull’European Journal of Internal Medicine. Esaminando gli effetti molecolari delle nuove mutazioni, i ricercatori hanno concluso che questa ha un’elevata capacità di aderire alle cellule umane, cosa che «apre nuovi scenari pandemici e la identifica come possibile dominante a livello mondiale». Anche se i suoi effetti in termini di aggressività sono ancora da verificare, gli esperti hanno dichiarato che «l’aumentata propensione di agganciarsi alle nostre cellule e la successiva paralisi dei recettori Ace2, che hanno un ruolo fondamentale nel regolare le nostre capacità vitali, ci fanno supporre anche una verosimile aumentata capacità nel creare danni al nostro organismo».

L’allarme della Fondazione Gimbe

É della stessa idea Fabrizio Pregiasco, che ha previsto una recrudescenza di contagi in autunno, e la Fondazione Gimbe, che ha manifestato la necessità di un piano per i prossimi mesi. Secondo il presidente Catabellotta, con l’arresto della discesa dei casi visibile già ora e una popolazione vulnerabile molto numerosa, si rischierebbe altrimenti di compromettere la salute e la vita delle persone più fragili. Queste le sue proposte: aumentare le coperture vaccinali con tre dosi nella popolazione generale, offrire la quarta alle persone a rischio dopo 120 giorni dalla terza, promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici, areare gli spazi pubblici affollati e applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave.