Omicidio Scagni, genitori denunciano lo Stato per omissione di atti d’ufficio
I genitori ritengono che le autorità non avrebbero fatto nulla per impedire la morte di Alice.
«L’omicidio poteva essere evitato con un intervento tempestivo delle autorità». Questa è l’accusa che i genitori di Alice e Alberto Scagni mettono nero su bianco in una denuncia contro lo Stato. Secondo i genitori, forse l’omicidio Scagni si sarebbe potuto evitare se le autorità avessero tenuto in maggior considerazione l’allarme lanciato dal padre, che aveva chiesto aiuto dopo due telefonate ricevute dal figlio Alberto, in cui il giovane cerca la sorella e inveisce contro di lei. In più, una di queste due telefonate sarebbe stata registrata. In particolare, la denuncia si rivolge a: ASL3 Struttura di Salute Mentale, agenti del 112, Vigili Urbani che per primi si sono recati a casa di Alberto Scagni e Questura di Genova.
Omicidio Scagni, cosa c’è nella denuncia
Secondo i genitori, le autorità avrebbero sottovalutato una serie di segnalazioni che facevano riferimento al figlio Alberto. La coppia si è rivolta all’avvocato Fabio Anselmo, il quale ha seguito casi come il caso Cucchi. Stando alla famiglia, l’Asl non avrebbe mai proceduto ad attuare misure contenitive per il 42enne, nonostante abbia disposto un trattamento sanitario obbligatorio. Al momento, il fascicolo è a carico di ignoti.

«L’omicidio poteva essere evitato. Allo stato degli atti, non si può non considerare il dolo degli autori dell’omissione rispetto ai fatti avvenuti il 1 maggio scorso. I genitori di Alberto e Alice Scagni hanno chiesto l’intervento della forza pubblica affinché fosse impedito al figlio di fare del male alla sorella: le forze dell’ordine non hanno assunto alcuna iniziativa» scrive il legale dei genitori.
Cosa scrive il legale
«Non si capisce perché, a fronte degli allarmi ricevuti, la dottoressa informata dei fatti abbia aspettato di parlare con il suo primario prima di programmare la convocazione di Alberto per una visita il 2 maggio. Non è chiaro perché non abbia proceduto direttamente» prosegue l’avvocato.

In più, la famiglia denuncia di non aver ricevuto il fascicolo dell’inchiesta sulle omissioni. La mamma di Alice si chiede quindi se tutto è stato archiviato, visto che non ha modo di sapere come stiano proseguendo le indagini.