Ogni tuo respiro: questa sera, 2 settembre 2021, su Rai3 la vera storia di Robin Cavendish

Redazione
02/09/2021

Andrew Garfield protagonista di Ogni tuo respiro, pellicola che racconta la vera storia di Robin Cavendish, un uomo che è riuscito a trasformare la sua malattia nell'occasione per combattere in prima linea per i diritti dei disabili nel mondo.

Ogni tuo respiro: questa sera, 2 settembre 2021, su Rai3 la vera storia di Robin Cavendish

Andrew Garfield e Claire Foy sono i protagonisti di Ogni tuo respiro, il biopic in onda stasera, giovedì 2 settembre 2021, alle 21.20 su Rai Tre e ispirato alla storia vera dell’attivista britannico Robin Cavendish. La pellicola, firmata dal regista Andy Serkis, è ambientata in Inghilterra, nel pieno degli anni Cinquanta. Robin e Diana sono due giovani benestanti. Lui, carismatico e avventuroso. Lei, affascinante e corteggiatissima. Si incontrano durante una festa in campagna e si innamorano perdutamente. Ben presto, si accorgono di voler passare tutta la vita insieme e si sposano. Ma tutta quella felicità sembra avere una data di scadenza molto vicina. Alla fine degli Anni ’50, durante un viaggio d’affari in Kenya, Robin contrae una grave forma di poliomielite e si trova per mesi costretto in un letto d’ospedale, quasi completamente paralizzato, tenuto in vita da un respiratore meccanico e ormai arresosi all’idea di essere pronto alla morte. Nonostante l’arrivo imminente del suo primo figlio. Contro il parere di tutti, medici compresi, Diana decide di farlo dimettere per consentirgli di vivere a casa e ritrovare la tranquillità e l’allegria che la malattia gli ha fatto perdere. Così, circondato dal calore di amici e familiari e anche grazie a una rivoluzionaria sedia a rotelle progettata su misura per lui, l’uomo riscopre la voglia di vivere e inizia a viaggiare per il mondo per sostenere le lotte in nome della tutela dei diritti delle persone disabili.

Le cose da sapere su Ogni tuo respiro, in onda stasera su Rai Tre alle 21.20

Ogni tuo respiro: La storia vera di Robin Cavendish

Robin Francis Cavendish è stato uno dei più longevi responaut (persone tenute in vita da sistemi di respirazione artificiale) nella storia della Gran Bretagna. Nato a Middleton nel 1930, appena 28enne si ammalò di una gravissima forma di poliomielite che gli causò una paralisi definitiva dal collo in giù. L’idea di dover rimanere in un letto fino alla fine dei suoi giorni, attaccato a un respiratore, fu ulteriormente appesantita da una diagnosi che non lasciava spazio ad alcuna idea di futuro: i medici, infatti, gli avevano dato appena 3 mesi di vita. La prospettiva di dover sopravvivere come un vegetale, presto, lo scoraggiò al punto da desiderare la morte. Un grido d’aiuto che la moglie, Diana Blacker, si rifiutò di assecondare, optando per un’alternativa che, per quanto rischiosa, si rivelò essere vincente. Contrariamente a quanto suggerito dagli specialisti, infatti, riuscì a portarlo a casa. Lì, la nascita del primogenito Jonathan e l’amore delle persone care gli restituirono energie e vitalità. E, grazie all’amico Teddy Hall, docente dell’Università di Oxford, la libertà non fu più un’utopia. Il brevetto di una carrozzina meccanica con respiratore portatile incorporato gli diede modo di liberarsi dalla schiavitù del letto e di vivere, per quanto possibile, una vita normale. Trasformando quei 3 mesi in 36 anni fatti di viaggi e battaglie in difesa di chi, come lui, si era ritrovato a perdere la mobilità. Ha dedicato anima e corpo ai bisogni dei pazienti diversamente abili, spesso offrendo la propria esperienza a medici e infermieri e lanciando campagne e petizioni per fornire alle altre vittime di polio dispositivi come quello creato per lui da Hall. Ma non finisce qui. Si prestò anche a fare da cavia per lo sviluppo di equipaggiamenti respiratori e fonici e dispositivi in grado di assicurare un certo grado di autonomia. Come il Possum, che permetteva di adoperare il telefono, accendere la tivù e regolare il riscaldamento con un semplice movimento della testa. Non perse mai il suo spirito d’avventura: grazie al supporto di Diana e a un van adattato ai suoi bisogni, si spostò in lungo e in largo fino a pochi giorni prima di morire. Si spense nel 1994 per effetto di eutanasia attiva, una decisione presa di comune accordo con la moglie.

Ogni tuo respiro: Il cast

Accanto ai due protagonisti, Andrew Garfield (Robin Cavendish) e Claire Foy (Diana Blacker), straordinari nel trasformare una vicenda drammatica nella storia di una crociata emozionante e coraggiosa, spiccano anche Hugh Bonneville nei panni di Teddy Hall, Ed Speeleers nel ruolo di Colin Campbell, Diana Rigg in quello di Lady Neville e Stephen Mangan, che ha prestato volto e voce al dottor Clement Aitken. Un parterre di attori che è riuscito a portare sullo schermo tutte le pieghe di un racconto fatto di dolore, ma anche di forza senza scadere nella spettacolarizzazione del dramma.