Un 2025 senza sigaretta: è quanto si aspetta il governo della Nuova Zelanda dai suoi cittadini a partire dalla generazione classe 2009. Come funziona? I giovani hanno il divieto di fumare in base all’anno di età. Man mano che cambiano le generazioni se ne aggiunge un’altra. Il risultato è creare nuove generazioni senza il tabagismo o comunque senza il ricorso al fumo.
Nuova Zelanda, generazione senza nicotina: stop al fumo per i 2009
«Migliaia di persone vivranno più a lungo, avranno vite più sane e il sistema sanitario risparmierà 5 miliardi di dollari l’anno evitando di curare le malattie causate dal fumo (…) vogliamo essere sicuri che i più giovani non cominceranno mai a fumare tabacco» spiega la viceministra della Sanità neozelandese Ayesha Verrall. In più, anche chi ha già il vizio del fumo potrebbe avere problemi nel Paese. Infatti, la nicotina circolante sarà presto di meno.

In più, le sigarette non si troveranno facilmente. Non sarà più possibile trovarle nel supermercato quando si fa la spesa e si ridurranno i punti di approvvigionamento. Di conseguenza, i punti vendita arriveranno al 10% di quelli che sono oggi, da 6 mila a 600.
Nuova Zelanda, il no alle sigarette
La percentuale di fumatori era già scesa. Nel 2021 erano il 9,4% della popolazione, mentre ora siamo all’8 percento. Le sigarette elettroniche, però, non rientrano nella categoria. Di conseguenza, in tanti potrebbero usare questo metodo come alternativo. Infatti, nello stesso periodo di tempo si è passati dal 6,2% dei fumatori all’8,3 percento. La sigaretta elettronica non rientra tra le proibizioni dello Stato neozelandese.

Il divieto è, però, un passo avanti con tutte le malattie legate al fumo. Infatti, la nicotina non sparisce, ma resta nei polmoni, provocando danni su larga scala. Oltre ai problemi di respirazione, ci sono quelli legati alla pelle e una maggiore incidenza del cancro.