Piante di cannabis nel giardino del Parlamento neozelandese
Piantine di marijuana sono spuntate fra i roseti del parlamento a Wellington. Per i funzionari sarebbe colpa dei manifestanti no-vax che hanno occupato illegalmente l’area a febbraio, dove avrebbero lasciato i semi.
Piantine di cannabis nel giardino del Parlamento della Nuova Zelanda. A notarle è stato un cittadino di Wellington, città in cui ha sede il palazzo, che ha pubblicato la sua scoperta sui social network in forma anonima. La conferma è poi giunta dalla stessa autorità, che ritiene sia opera di alcuni manifestanti che nel mese di febbraio avevano occupato illegalmente l’area per protestare contro i vaccini anti-Covid. «È probabilmente la prima volta che succede nella storia», ha detto a Rnz, emittente locale, una guardia del Parlamento. «È l’ultimo regalo di chi si oppone alle decisioni del governo».

Immediata la rimozione dopo l’ordine del presidente della Camera dei rappresentanti Trevor Mallard, ma è probabile che il problema si ripresenti in futuro. I giardinieri che si occupano della tutela del roseto ritengono che durante la loro occupazione, i manifestanti abbiano lasciato cadere diversi semi nel terreno. «Germoglieranno in futuro, quindi dovremo monitorare costantemente la situazione». Rnz ha dichiarato che un uomo ha scavalcato la recinzione sperando di portare a casa alcune piantine, scoprendo suo malgrado che non ve ne è ormai più traccia.
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Nuova Zelanda, la protesta no-vax e il rischio futuro
Come riporta il Guardian, lo scorso febbraio alcuni manifestanti no-vax avevano occupato illegalmente per 23 giorni il giardino del Parlamento a Wellington in opposizione alle leggi di governo e l’obbligo vaccinale. Iniziata in modo pacifico, l’azione era però degenerata nel caos e nella violenza per via di complottisti che avevano minacciato di morte le autorità. Il 2 marzo la polizia aveva infatti sedato una rivolta con incendi in tutta l’area intorno al palazzo. Vennero dati alle fiamme tende, immondizia e pallet.
Security stepped up as new group seeks funds for more anti-mandate protests https://t.co/G67QAMjcic
— RNZ News (@rnz_news) March 31, 2022
Sebbene il governo abbia di recente annunciato l’abolizione dell’obbligo vaccinale a partire da lunedì 4 aprile, la miccia sembra pronta a esplodere di nuovo. Un altro gruppo di oppositori che si fa chiamare “Unite” ha infatti dichiarato che sarebbe pronto ad iniziare altre due settimane di protesta per chiedere lo stop di tutte le restrizioni anti-Covid. «Andremo avanti fino a quando non otterremo quello che vogliamo», ha detto una manifestante a Rnz. «Chiediamo scuse, giustizia e l’abolizione del Covid-19 Health Response Act». Per questo, la sicurezza attorno al Parlamento sta aumentando e sono state erette delle recinzioni fortificate per evitare che si ripeta quando avvenuto appena un mese fa.