«Non ho abbastanza energie per altri quattro anni, per me è arrivato il momento di lasciare». Con queste parole la premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha annunciato ai membri del partito laburista le sue dimissioni. «Sono un essere umano. Diamo tutto quello che possiamo per tutto il tempo che possiamo, e poi arriva il momento. E per me quel momento è arrivato», ha spiegato Ardern. «Me ne vado perché da una posizione così privilegiata deriva una grande responsabilità. La responsabilità di sapere quando si è la persona giusta per guidare, e anche quando non lo si è».
Ardern era in carica dal 2017
Quarantadue anni, Ardern è diventata primo ministro nel 2017 a capo di un governo di coalizione. Non sono stati anni semplici: ha guidato la Nuova Zelanda durante la pandemia di Covid-19, affrontando emergenze come l’attacco terroristico a due moschee a Christchurch e l’eruzione vulcanica a White Island. «Sono stati i cinque anni e mezzo più appaganti della mia vita», ha aggiunto. «Spero di lasciare ai neozelandesi la convinzione che si possa essere gentili ma forti, empatici ma decisi, ottimisti ma concentrati. E che si possa essere un leader che sa quando è il momento di lasciare».

Le minacce dei no-vax
Duramente attaccata e minacciata dai no vax, la sua popolarità e quella del suo partito nell’ultimo anno erano sprofondate. Un mese fa aveva dichiarato di sperare che le cose migliorassero e di trovare l’energia necessaria per continuare a governare. Così evidentemente non è stato. Le dimissioni avranno effetto a partire dal 7 febbraio. Entro tre giorni il partito voterà un nuovo leader. Intanto il vice premier Grant Robertson ha immediatamente chiarito che non si candiderà alla successione. Le prossime elezioni invece si terranno il 14 ottobre e fino ad allora continuerà a ricoprire la carica di deputata. Ardern ha detto di non avere particolari progetti futuri, se non quello di trascorrere più tempo con la sua famiglia. Ha ringraziato il suo compagno, Clarke Gayford, e la figlia Neve, che ha dato alla luce mentre era in carica. «A Neve: la mamma non vede l’ora di essere lì quando inizierai la scuola quest’anno. E a Clarke: finalmente sposiamoci».