La Nuova Zelanda vieterà il fumo alle nuove generazioni. In cantiere c’è, infatti, una legge che dovrebbe impedire a tutti i nati dopo il 2008 di comprare legalmente tabacco per tutta la vita. L’ultimo ostacolo prima dell’introduzione, prevista nel 2022, è l’approvazione del Parlamento che comunque non dovrebbe essere un problema, essendo a maggioranza laburista. I limiti di età, invece, verranno inseriti a partire dal 2023 e saranno aumentati di anno in anno. Attualmente è vietato l’acquisto di tabacco ai minori di 18 anni, quindi nati dopo il 2004.
In Nuova Zelanda prevista anche la riduzione dei tassi di nicotina e dei punti vendita
«È un giorno storico per il nostro Paese», ha detto la ministra della Salute neozelandese Ayesha Verrall. Come riporta il Guardian, il governo ha infatti annunciato una serie di misure volte a rendere inaccessibile il fumo a un vasto settore della popolazione giovanile, sperando di liberare il Paese dal vizio entro il 2025. Previste anche la riduzione della quantità di nicotina nei derivati del tabacco, la diminuzione dei centri di vendita (500 a fronte degli attuali 8000) e l’aumento dei finanziamenti ai servizi che combattono le dipendenze. Liberi dalla nuova legislazione invece i vaporizzatori e le sigarette elettroniche.
New Zealand is taking a historic step towards our smokefree future.
We will implement bold measures, including banning the sale of cigarettes to future generations, as part of our #Smokefree2025 Action Plan. https://t.co/rx2tkrWJK9
— Ayesha Verrall (@drayeshaverrall) December 8, 2021
«I giovani non devono mai iniziare a fumare», ha proseguito Verrall. «Renderemo dunque illegale la vendita e la fornitura di tabacco alle nuove generazioni. Dal momento dell’entrata in vigore, i nati dopo il 2008 non potranno mai acquistare tali prodotti per tutta la durata della loro vita». Già nel corso degli ultimi anni il tasso di fumatori in Nuova Zelanda è diminuito, passando dal 18 per cento del 2008 all’11,6 del 2018. Molto alti però ancora i livelli fra le popolazioni Maori e Pasifika, rispettivamente 29 e 18 per cento. Le nuove leggi vanno proprio in questa direzione, con l’obiettivo di contenere tali dati entro la soglia del 5 per cento. «Siamo sulla buona strada», ha proseguito Verrall. «Dobbiamo impegnarci tutti insieme affinché potremo eradicare completamente il fumo dal Paese».

Per il partito liberista di destra tale atto avrà ripercussioni sulle fasce a reddito basso
Divisa invece l’accoglienza da parte di politici ed esperti di salute pubblica. Questi ultimi hanno infatti manifestato grande apprezzamento per l’operato del governo, elogiando la Nuova Zelanda come apripista mondiale nel settore, parlando di «punto di svolta» e di «realizzazione di ogni miglior auspicio». Meno entusiasta invece ACT, partito liberista di destra, che su Twitter ha parlato di “Prohibition” (divieto), sottolineando come non abbia mai sortito gli effetti sperati ogni qualvolta sia stato proposto nel corso della storia. Gli esponenti del partito hanno contestato inoltre anche la riduzione della nicotina nei prodotti. Secondo loro, avrà serie conseguenze sui cittadini a basso reddito che, per raggiungere la stessa dose giornaliera, dovranno acquistare più sigarette con un maggiore esborso di denaro. Preoccupazioni anche per il mercato nero, di cui il governo ha detto di aver tenuto conto nonostante l’aumento sostanziale del contrabbando negli ultimi anni.
Labour’s gradual ban on tobacco = prohibition. Prohibition has never worked – in any time or place. It always has unintended consequences. We’re going to get a black market for tobacco, with no standards or regulation. Gangs will be rubbing their hands.https://t.co/3iJvZDSwmQ
— David Seymour (@dbseymour) December 8, 2021
Intanto, in Nuova Zelanda prende sempre più piede l’utilizzo di sigarette elettroniche e vaporizzatori. Secondo un recente sondaggio di quest’anno su 19 mila studenti delle scuole superiori, il 20 per cento li utilizza quotidianamente. Un dato in netto rialzo se si pensa che, nel 2018, ne faceva uso solo il 3 per cento dei ragazzi di età compresa fra 15 e 17 anni.
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