Paura a Konsberg, a 70 km da Oslo, nel sud-est della Norvegia. Un uomo armato di arco e frecce la sera del 13 ottobre ha iniziato a prendere di mira i passanti in diverse zone della cittadina. Il bilancio finale fornito dalla polizia è di cinque morti, tra cui un agente in borghese, e due feriti.
Attacco in Norvegia: diversi quartieri della città sono stati isolati
L’attacco è avvenuto poco prima delle 18.30 nel centro di Kongsberg, una cittadina di 28 mila abitanti, e in breve tempo sul posto sono arrivate decine di veicoli di emergenza, tra cui ambulanze e auto della polizia. Gli agenti hanno iniziato a pattugliare la zona anche dall’alto con gli elicotteri mentre le autorità hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa. La polizia, che è stata armata (solitamente in Norvegia gli agenti non portano con sé armi) ha fatto sapere che l’aggressore ha agito in una zona molto vasta: secondo alcune informazioni, ha colpito anche in un supermercato e in un dormitorio per studenti. Diversi quartieri vicini all’area dell’attacco sono stati isolati.
Attacco in Norvegia: l’aggressore sarebbe un cittadino danese di 37 anni
L’aggressore è stato arrestato. Si tratta di un cittadino danese di 37 anni e ha dichiarato di aver agito da solo. Al momento non si esclude l’ipotesi dell’attentato terroristico, anche se secondo gli inquirenti è ancora troppo presto per affermarlo. Il primo ministro ad interim, Erna Solberg, ha definito i rapporti dell’attacco «orribili». «Capisco che molte persone abbiano paura, ma è importante sottolineare che ora la polizia ha la situazione sotto controllo». Il primo ministro designato, Jonas Gahr Støre, che dovrebbe entrare in carica oggi 14 ottobre, ha definito l’aggressione «un atto crudele e brutale». Il 37enne aveva con sé altre armi tra cui un coltello. Secondo alcuni media, avrebbe annunciato le sue intenzioni su un suo canale Youtube con immagini esplicite e foto che lo ritraevano mentre si allenava al tiro con l’arco.
Attacco in Norvegia: dieci anni fa le stragi di Oslo e Utoya
In Norvegia è ancora vivo il ricordo degli attentati di estrema destra di Oslo e Utoya: il 22 luglio 2011 un estremista di destra, Anders Behring Breivik ha compiuto una strage di ragazzi nel corso di una manifestazione della gioventù laburista sull’isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba vicino alla sede del governo a Oslo. Il terribile bilancio fu di 77 morti.
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