Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata avvertita questa mattina, venerdì 16 luglio 2021, nei pressi di Norcia, in Umbria. A confermarlo la rilevazione dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’epicentro si troverebbe a una profondità di circa undici chilometri. Due chilometri a Ovest della cittadina in provincia di Perugia. Si tratta della seconda scossa avvertita nella mattinata. L’altra, meno potente (2,6) era registrata nello stesso punto due ore prima, introno alle 8. L’Ansa nel dare la notizia ha riportato anche le testimonianze dei vigili del fuoco, che hanno riferito di aver avvertito distintamente un boato. Immediato il sopralluogo dei pompieri del distaccamento Valnerina, sebbene per il momento non si registrino danni a persone e abitazioni. Un paio di mesi fa, il 12 aprile 2021, un’altra scossa aveva spaventato la popolazione, anche in quel caso fortunatamente però non si registrarono danni a strutture e feriti.
[STIMA #PROVVISORIA] #terremoto Mag tra 3.3 e 3.8 ore 10:00 IT del 16-07-2021, prov/zona Perugia #INGV_27575091
— INGVterremoti (@INGVterremoti) July 16, 2021
Il sindaco di Norcia: «Dobbiamo imparare a conviverci»
«Ogni volta che c’è una scossa di terremoto la paura risale dallo stomaco», ha dichiarato all’Ansa il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. «Ma al tempo stesso nella cittadinanza e anche nei turisti è subentrata la consapevolezza che la città è in sicurezza. La più forte delle scosse è stata avvertita soprattutto da chi si trovava dentro i container che con il tremare della terra provocano dei rumori». Purtroppo non si tratta di un evento isolato: «Dobbiamo imparare a conviverci», ha aggiunto il primo cittadino. «Da noi non è un’eccezione, è importante che non succeda nulla a cose e persone. La messa in sicurezza, gli edifici recuperati e le casette Sae garantiscono la staticità delle strutture e sono di grande aiuto per affrontare questi eventi», ha concluso.
Comprensibile, tuttavia, la paura della popolazione. L’Umbria, e Norcia in particolare, nel 2016 sono diventate simbolo del terremoto che ha portato alla distruzione di molti centri storici del centro Italia. Allora, gravi danni si registrano anche in Abruzzo, nelle Marche e nel Lazio.