«Con questo video voglio annunciare ufficialmente che mi candiderò come sindaco di Palermo». Con queste parole, in un video di quasi 4 minuti pubblicato sulla propria pagina Facebook, l’europarlamentare Francesca Donato, ormai ex leghista e volto NoPass, ha annunciato il proprio impegno nella corsa per diventare il primo cittadino palermitano. Le elezioni, che si terranno tra maggio e giugno prossimo, la vedranno quindi impegnata nella città siciliana. La deputata, una delle politiche più accanite nella lotta al Green Pass, tanto da lasciare la Lega in segno di protesta, vive nel capoluogo siciliano da 22 anni. «Credo che questa meravigliosa città dove vivo da 22 anni, ho costruito una bellissima famiglia e conosciuto tanta gente stupenda, nonostante i suoi limiti e i difetti sia una città che merita il possibile e quindi l’impegno di tutti noi. Con lo stesso spirito con cui mi sono candidata a rappresentare Sicilia e Sardegna al Parlamento europeo, propongo il mio nome come candidato sindaco di Palermo per offrire un’alternativa rispetto ai partiti già presenti e consentire a chi non si riconosce in questi partiti di avere una scelta ulteriore».
«Io guardo ancora le cose dal punto di vista degli elettori, sono in mezzo alla gente e sento quali sono i problemi reali che a volte vengono trascurati o non affrontati in maniera adeguata dai partiti. Candidandomi da indipendente, senza sostegno di alcun partito, ho bisogno del sostegno dei cittadini e di tutti voi». Francesca Donato chiama in causa i suoi concittadini e parla a «coloro che ritengono importante guardare alle persone e ai programmi e non ai simboli». L’europarlamentare afferma di voler «dare voce e ruolo ai cittadini che vogliono mettersi in gioco e credono che la politica sia una cosa bella, lo strumento più importante della democrazia. Ho una mia visione molto chiara su cosa ci sia da fare e sul ruolo da svolgere per far rinascere questa città, però per me è fondamentale l’incontro con associazioni, cittadini e categorie, per poter mettere a punto sulla base del confronto diretto un programma che soddisfi e affronti tutte le tematiche più importanti. A partire dalla difesa dei diritti di tutti, dell’uguaglianza e del rispetto delle minoranze».