97 anni e un unico desiderio: salutare e rivedere i compagni di classe che hanno frequentato con lei il Liceo Classico Giulio Cesare di Roma. È la storia di Nonna Fiorella, ex professoressa di matematica e ancora appassionata della materia, che ha pubblicato un annuncio sui social network per rintracciarli.
Nonna Fiorella cerca sui social i compagni di classe
A scrivere per conto della donna è stata la nipote Valentina. Nel gruppo Facebook Quartiere Trieste Salario – II Municipio, la ragazza ha riportato la foto di una lettera scritta a mano della nonna con la seguente didascalia: «Mi faccio messaggera della sua lettera che ha scritto di pugno su un foglio a quadretti».

Un appello gentile quello di Valentina e Fiorella, che nella sua lettera ha fatto un elenco di nomi di compagni: «La capoclasse Di Cristofaro, la bella Pescatori, la bravissima Todaro, i fratelli Occorsio e i fratelli Simonetti». La 97enne, con una memoria ancora buona, ha elencato anche una serie di nomi di professori della sezione B, la sua: «Il dantista Martinelli, la professoressa di Matematica e Fisica Bardone».

I commenti su Facebook
La nipote non si aspettava una eco del genere, ma in poche ore i like, i commenti e le condivisioni del post sono schizzati alle stelle. Oltre ai nipoti di alcuni dei compagni che erano in classe con Fiorella, hanno scritto anche altre persone, come ha fatto sapere Valentina: «Molti alunni di nonna, che insegnava al liceo classico Volpicelli a Porta Pia, ci stanno contattando. Se la ricordano e vorrebbero incontrarla, sarebbe bellissimo».
Dopo il successo sui social, la nonna ha voluto ringraziare tutti: «Cari amici, ho letto tutte le vostre risposte al mio appello e mi sono sentita avvolta in un caldo e affettuoso abbraccio, che mi ha provocato una forte emozione accompagnata da un batticuore e da qualche lacrimuccia! Il mio pensiero è corso vertiginosamente indietro di tanti anni, prima alla mia spensierata giovinezza e poi alla mia seria ma non severa maturità».
La ricerca dei compagni di classe è comunque ancora aperta e la nonnina ha scritto di nuovo, alludendo ad un suo spasimante: «Vittorio Lumia era un bel ragazzo e, alla fine della scuola, scrisse sul mio quaderno dei ricordi scolastici, che avere allora era di moda, il ritornello di una bella canzone d’amore che apprezzai moltissimo. Peccato che gli avvenimenti che si sono succeduti ci hanno allontanato, altrimenti… chi lo sa come sarebbe andata a finire!».