Tra una challenge creativa, un balletto e un libro, su TikTok c’è spazio anche per insoliti segreti di bellezza. Peccato che, nella maggior parte dei casi, più che di miracolose soluzioni, si tratti di trappole. L’anticamera di un incubo per tutti quegli utenti che, prendendo per oro colato i consigli di un’influencer ovviamente poco ferrata in materia, si ritrovano a fare i conti con danni, spesso, difficili da riparare.
Alla scoperta dello slugging
Guardando al beauty e al make up, negli ultimi anni sono sempre più numerosi i rimedi della nonna che, sui social, finiscono col trasformarsi in vere e proprie mode. Nonostante i continui rimproveri dei medici che propongono alternative testate e sicure agli unguenti casalinghi. Tra gli esempi più eclatanti, spicca lo slugging. Si tratta di una tecnica importata dalla Corea del Sud che consiste nell’applicare uno strato di vaselina sul viso dopo aver concluso la skincare notturna, in modo da mantenere la pelle fresca e ben idratata. Per quanto, secondo gli esperti, non sia poi un trucco così azzardato perché creerebbe una barriera che blocca l’evaporazione dell’acqua, in realtà, non è poi così utile. Soprattutto tenendo conto della quantità di prodotti specifici disponibili sul mercato e approvati dai dermatologi, testati per raggiungere l’obiettivo con molta più rapidità e sicurezza. «Lo slugging non è la tecnica più adeguata da usare perché, oltre a chiudere i pori della pelle, interrompe anche tutta un’altra serie di funzioni che, invece, dovrebbero continuare a essere attive e presenti», ha spiegato a S Moda, inserto di costume di El País, la dott.ssa Rosa del Río, dermatologa e direttrice dell’Unità di Estetica Facciale della clinica Pedro Jaén, a Madrid, «Per chi soffre di acne, poi, è assolutamente da evitare perché crea una sorta di cappa che favorisce lo sviluppo di batteri, estremamente dannosi per la pelle».
Se la clorofilla non ha nulla di miracoloso
Mettendo da parte lozioni e sieri, tra le tendenze che più hanno attirato gli utenti di Tiktok e fatto storcere il naso agli addetti ai lavori, spicca il consumo sregolato di beveroni alla clorofilla, a cui le tiktoker hanno attribuito proprietà salvifiche che nella scienza non trovano alcun riscontro. Questi strani drink aiuterebbero chi li consuma a perdere peso e a migliorare l’incarnato. Nonostante l’hashtag #chlorophyll abbia accumulato un totale di 362 milioni di visualizzazioni, nessun medico ha confermato l’efficacia della clorofilla. Che, probabilmente, se ha prodotto determinati risultati, è solo perché la si consuma disciolta in acqua o in un succo di frutta. In generale, il consumo di liquidi aiuta a mantenere la silhouette e a garantire la salute della pelle.
Dall’SPF contouring al face shaving, tutte le cantonate di Tiktok in fatto di bellezza
Ma se la vaselina e la clorofilla, per quanto possano creare problemi a chi le adopera per fini poco accertati, rimangono trend più o meno innocui, ci sono altri metodi, divenuti virali, realmente pericolosi. Come il contouring con la crema solare, il microneedling e il face shaving. Nel primo caso, si parla di stendere la protezione simulando la tecnica del contouring (l’applicazione del make up per zone utile ad esaltare determinate caratteristiche del viso senza il bisogno della chirurgia) soltanto nelle aree dove, quando ci si trucca, si applica l’illuminante. In questo modo, le parti protette rimarrebbero chiare, le altre si abbronzerebbero. Non serve uno specialista per capire che si tratta di una soluzione controproducente. «Anche a livello puramente teorico, questo consiglio è una grossa stupidaggine», ha precisato la dott.ssa Rachel Nazarian in un’intervista al magazine Byrdie, «Non tutte le zone della faccia ricevono la stessa quantità di luce ed è oggettivamente impossibile provare a controllare l’esposizione applicando differenti livelli di crema. Le sezioni del volto che si escludono hanno molte più probabilità di perdere tono e riempirsi di rughe nel giro di poco tempo. Per non parlare dell’enorme rischio di melanomi e tumori a cui si va incontro». Ancora più insidioso è il microneedling, uno strano procedimento che prevede di pizzicare il film esterno della pelle con piccoli aghi per accelerare la produzione di collagene ed elastina, utili a rigenerare le minuscole ferite che ci si è provocati. Non si tratta di un’invenzione del web ma di un trattamento effettivamente esistente che, tuttavia, non può e non deve essere assolutamente replicato a casa, senza l’intervento di un tecnico specializzato. Pena il danneggiamento permanente dello strato più esterno della cute. Che, se lesionato, fa passare allergeni e batteri, provocando infezioni e irritazioni gravi. Tra i pezzi forti dell’hashtag #beautyhacks, non può mancare, infine, il face shaving o dermaplaning. Diventato popolare nel 2019, è uno di quei trend che non sembrano perdere mai quota, nonostante le ripetute bocciature dei dermatologi che vietano categoricamente alle ragazze di cedere all’impulso di radersi il viso per avere una pelle più morbida. «Se lo fai una volta, dovrai farlo per sempre», ha ribadito la dott.ssa Nazarian, che ha sottolineato come non ci sia alcun vantaggio nel ricorrere a quest’accorgimento. Soprattutto per chi ha un’epidermide sensibile, delicata o sta curando patologie specifiche che, per errori del genere, potrebbero finire col diventare croniche. Come per la diagnosi delle malattie, anche per la bellezza, rivolgersi ai social non è mai la strategia migliore.