Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Politica
Tre palle e un soldo

Nomine, non solo Eni ed Enel: la mappa delle partecipate in scadenza

Tra la primavera del 2023 e il 2024 sono 135 le società a controllo pubblico i cui cda devono essere rinnovati. Amco, Mps, Consap, Consip, Enav, Poste. Ma pure Gse, Inps, Istat, Agenzia spaziale italiana. La Lega scalpita, il governo prepara un tavolo: così la destra potrà creare un nuovo sistema di potere.

23 Febbraio 2023 13:54 Carlo Ciarri
Nomine, non solo Eni ed Enel: la mappa delle partecipate in scadenza

I fari sulle nomine sono accesi da un po’. Certo, in primo piano ci sono Enel, Eni, Poste, ma dietro spunta un gruppo nutrito di altri enti, come quello del parco nazionale dell’Asinara o la Cassa di previdenza delle Forze armate. Un elenco lunghissimo su cui il nuovo governo potrà determinare, di fatto, un nuovo sistema di potere. Il dossier non è ancora entrato nel vivo, siamo al livello di scaramucce. Ha fatto parecchio scalpore, per esempio, quello che da più parti è stato definito un “pizzino” della Lega nei confronti dei partner di maggioranza. Lunedì 20 febbraio, infatti, fonti del Carroccio hanno fatto sapere all’Ansa che secondo il partito del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, «le grandi aziende di Stato come Eni ed Enel devono cambiare profondamente le loro politiche e il loro approccio alla modernità. Serve un cambio di passo».

Liste da presentare entro il 15 marzo: pronto un tavolo

Un po’ di tempo ancora c’è. Le liste per le partecipate vanno presentate entro il 15 marzo e probabilmente la maggioranza organizzerà un tavolo per far quadrare il cerchio: si fanno i nomi di Francesco Lollobrigida e Giovanbattista Fazzolari per Fratelli d’Italia, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo per Forza Italia, Giulio Centemero e Alberto Bagnai per la Lega.

Assumificio ministeri: pioggia di soldi all'Agricoltura
Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida. (Getty)

Ma facciamo un riepilogo: di quante e quali nomine si tratta? Nel 2023 devono essere rinnovati, in tutto o in parte, gli organi di amministrazione di 18 società direttamente partecipate dallo Stato, 49 società di II livello e tre società di III livello indirettamente partecipate da Cassa depositi e prestiti. E queste sono solo le prime. Al 31 dicembre 2023 scadono – e dovranno quindi essere rinnovati nel 2024 – gli organi di amministrazione di 10 società direttamente partecipate, 51 società di II livello e quattro società di III livello indirettamente partecipate da Cdp.

Il capitolo più corposo è in mano al ministero dell’Economia

A conti fatti, le società a controllo pubblico i cui organi di amministrazione dovranno essere rinnovati tra la primavera del 2023 e il 2024 sono 135. Di cui 70 quest’anno. Facciamo una mappa per il 2023. Il capitolo più corposo, ovviamente, è in mano al ministero dell’Economia: Amco–Asset management company, banca Monte dei Paschi di Siena, Cinecittà (limitatamente a due consiglieri), Consap, Consip, Enav, Enel, Eni (da cui dipendono anche i rinnovi, sempre quest’anno, dell’agenzia giornalistica Agi e della raffineria di Gela, mentre per Saipem se ne parla nel 2024), Equitalia Giustizia, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Ita, Leonardo (sotto c’è Avio, da rinnovare sempre nel 2023), Poste Italiane (da cui dipende Postepay, anche qui scattano le nomine nel 2023), Sogesid, Sport e Salute (per la sola carica di presidente/ad), Sogin (l’incarico della struttura commissariale della società scade il 18 luglio 2023).

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. (Getty Images)

In ballo Difesa e servizi, sotto l’ombrello del ministero di Crosetto

E ci sono anche le Ferrovie Appulo lucane (del Mit) e Difesa e servizi (sotto il cappello del ministero attualmente guidato da Guido Crosetto). Niente male il capitolo Invitalia (il cui vertice è stato rinnovato nel 2022) sotto il cui ombrello rientrano Infratel Italia, Cdp Venture Capital e Mediocredito Centrale – Banca del Mezzogiorno, mentre il dossier Acciaierie d’Italia Holding (la ex Ilva) riporta la data del 2024.

Ucraina, l'ambasciatore russo contro Crosetto: «Non crediamo alle sue parole». Razov contesta l'intervista rilasciata dal ministro
Guido Crosetto. (Getty)

Da rinnovare anche Rai Cinema, Rai Com e Rai Way

Fari puntati anche sul Gse. L’intenzione della maggioranza sarebbe quella di sostituire l’amministratore unico (Andrea Ripa di Meana) con un cda (per la cui guida si parla del leghista Paolo Arrigoni). Una mossa che anticiperebbe il rinnovo dal 2024 al 2023, allineandolo così alle nomine di Gme, Au e Rse. Da rinnovare anche i vertici di Rai Cinema, Rai Com e Rai Way, ma quello di viale Mazzini è un dossier a parte in attesa di capire come ci si muoverà con la “mamma” Rai.

Gse: la Lega mette alle rinnovabili Arrigoni, fan di carbone e nucleare
Il leghista Paolo Arrigoni. (Facebook)

Sei società “scadute” prima del 31 dicembre e non ancora rinnovate

A questo elenco bisogna poi aggiungere altre sei società i cui organi di amministrazione sono scaduti prima del 31 dicembre 2022 e non ancora rinnovati. Si tratta, in particolare, di Invitalia Partecipazioni e Eur Tel (la prima è in liquidazione, mentre per la seconda il Mef ha reso noto che è stata avviata la ricerca di acquirenti disposti a rilevare la quota dell’80 per cento della partecipazione); quattro società con organi scaduti il 31 dicembre 2021 (Italia Turismo, società in liquidazione partecipata da Invitalia, G. Imm. Astor, Mps Covered Bond e Mps Tenimenti partecipate da Monte dei Paschi di Siena). Quest’anno dovrà pure essere composto il consiglio di amministrazione dell’Istituto per il credito sportivo (da cui arriva il ministro dello Sport, Andrea Abodi), che la legge di Bilancio per il 2023 ha trasformato in società per azioni di diritto singolare, denominata Istituto per il credito sportivo e culturale.

Morte Bioiocchi, la rabbia dei tifosi cacciati dalla curva: «Vergognoso». Non si placa l'onda di testimonianze social su cui ora indaga la questura
Il ministro dello Sport Andrea Abodi. (Getty)

All’Istat potrebbe rimanere Gian Carlo Blangiardo, con deroga

Ma la lista non è finita. Ci sono infatti gli enti pubblici, in cui rientrano poltrone pesanti come quelle dei presidenti dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Inps. Le cariche scadute o in scadenza entro il 30 giugno 2023 riguardano 26 enti. Tra cui: i presidenti dell’Autorità per la laguna di Venezia–Nuovo magistrato delle acque, dell’Agenzia nazionale del turismo-Enit, del Consorzio del Ticino, dell’Ente parco nazionale del Pollino, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (insieme a tre membri del collegio), del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (e due componenti), dell’Istat (dove non è detto non rimanga Gian Carlo Blangiardo, con tanto di deroga alla norma che vieta incarichi ai pensionati), del parco geominerario storico ambientale della Sardegna.

Nomine, non solo Eni ed Enel: la mappa delle partecipate in scadenza
Gian Carlo Blangiardo.

In uscita dall’Inps Pasquale Tridico e Rosario De Luca

E ancora: i presidenti della Cassa di previdenza delle Forze armate (e 15 membri del cda), dell’Ente parco nazionale dell’Asinara, della Commissione di vigilanza sui fondi pensione – Covip, dell’Ente parco nazionale Isola di Pantelleria, dell’Agenzia spaziale italiana (e sei consiglieri di amministrazione), dell’Inps (dove uscirà Pasquale Tridico, assieme al membro del cda Rosario De Luca che si è dimesso dopo che la moglie, Marina Elvira Calderone, è diventata ministra del Lavoro), dell’Ente parco nazionale di La Maddalena, dell’Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dell’Ente parco nazionale del Vesuvio, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.

Lavoro e pensioni, l'Inps: «Un lavoratore su 4 guadagna meno del Reddito di cittadinanza». Si tratta del 23 per cento
Pasquale Tridico. (Twitter)

Michele Ainis verso l’addio all’Agcm

Finito? Niente affatto. Ci sono ancora un consigliere dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato-Agcm (è in uscita Michele Ainis), un commissario della Consob, il direttore e vicedirettore del Grande progetto Pompei, due componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione ordine mauriziano, cinque membri della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, un componente del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa–Indire, due componenti del consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca-Anvur. Calcolatrice alla mano, sono 63 poltrone. La nuova mappa del potere dell’Italia targata centrodestra.

Tag:Potere
Alla corte di Pichetto Fratin si aggiunge anche Urania Giulia Rosina Papatheu
  • Italia
Pichetto d'onore
Il ministro dell'Ambiente imbarca come consigliera l'ennesima ex senatrice forzista non rieletta alle ultime Politiche. E così a Toffanin e Gallone si aggiunge Urania Giulia Rosina Papatheu. Il compenso? 30 mila euro lordi l'anno.
Carlo Ciarri
Marchi tra la battaglia per i quotidiani del Nord-Est e le mire su Confindustria
  • Economia e Finanza
Ieri, Dogi, domani
L'OBOLO DI SAN PIETRO. Il patron di Banca Finint e Save è entrato nella battaglia per i quotidiani Gedi del Triveneto, complicata dall'ingresso di Caltagirone. Una sua prima offerta è stata rifiutata ma l'imprenditore non ha intenzione di mollare. Anche perché con una simile potenza mediatica potrebbe intervenire nella partita per il rinnovo dei vertici di Confindustria.
Sebastiano Venier
Nato, il consigliere per l’energia del Governo Meloni Cingolani nel cda del Fondo per l’Innovazione dell'Alleanza Atlantica.
  • Attualità
Nato con la camicia
Cingolani, consigliere per l’energia del governo Meloni e già ministro della Transizione ecologica con Draghi, entra a far parte del board dell'Innovation Fund dell'Alleanza Atlantica, che punta a migliorare la dotazione tecnologica degli Stati membri.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021