Il Nobel per la Pace 2022 è stato assegnato all’attivista bielorusso Ales Bialiatski, all’organizzazione per i diritti umani russa Memorial e all’associazione per i diritti umani ucraina Center for Civil Liberties. Attribuito 102 volte dal 1901, ha in parte confermato le aspettative e le scommesse sui possibili vincitori che, quest’anno, erano concentrate su due grandi crisi: la guerra in Ucraina e il cambiamento climatico.

Nobel per la Pace 2022
Queste le motivazioni che hanno spinto la Commissione ad assegnare il riconoscimento ai tre soggetti citati: «I premiati con il Nobel per la Pace rappresentano la società civile nei loro rispettivi paesi. Per molti anni hanno promosso il diritto a criticare il potere e a proteggere i diritti fondamentali della popolazione. Hanno fatto uno sforzo eccezionale per documentare crimini di guerra, violazioni dei diritti umani e abusi di potere. Insieme hanno dimostrato l’importanza della società civile per la pace e la democrazia».
Chi è Ales Bialiatski
Ales Bialiatski è un attivista bielorusso noto soprattutto per essere il presidente della ONG Viasna Human Rights Centre, che fondò nel 1996 per dare assistenza finanziaria e legale ai prigionieri politici e alle loro famiglie. Vice presidente della Federazione internazionale per i diritti umani, ha ricevuto l’homo homini Award e il Premio Per Anger per il suo impegno nella promozione della democrazia. Nel 2011 è stato arrestato dalle autorità bielorusse per evasione fiscale, accusa che comporta fino a 7 anni di reclusione e la confisca dei beni. Condannato a 4 anni e mezzo di carcere per occultamento di reddito su larga scala, è stato rilasciato solo nel 2014 nonostante i numerosi appelli a livello internazionale. Nel medesimo anno, il consiglio comunale di Siracusa gli ha conferito la cittadinanza onoraria su istanza del gruppo locale di Amnesty International come simbolo della strenua difesa dei diritti umani in Europa.

Cos’è Memorial
Storica ONG per i diritti umani fondata in Russia nel 1987 da Andrei Sacharov (che vinse il Nobel per la Pace nel 1975) e da altri attivisti, Memorial ha come obiettivi:
- la promozione dello sviluppo della società civile, la coscienza giuridica dei cittadini e uno stato di diritto democratico al fine di prevenire un ritorno al totalitarismo;
- l’assistenza nella divulgazione dei valori democratici e nell’affermazione dei diritti individuali;
- la riabilitazione delle vittime delle repressioni politiche e la diffusione di informazioni su tali repressioni.
L’associazione ha una sede anche in Italia, aperta il 20 aprile 2004.
Cos’è il Centro per le libertà civili
Il terzo premiato ad Oslo è un centro studi e un’associazione ucraina, con sede a Kiev, che prima della guerra lavorava per rafforzare lo stato di diritto in Ucraina. Dopo l’invasione da parte della Russia, si è impegnata a documentare i crimini di guerra compiuti dall’esercito moscovita in Ucraina.