Giorgio Parisi è Nobel per la Fisica 2021 per «la scoperta dell’interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria». Insieme con Parisi sono stati premiati anche il geofisico giapponese Syukuro Manabe (90 anni) e l’oceanografo tedesco Klaus Hasselmann (89 anni) per «la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale».

Intervistato dall’Accademia dei Nobel su come festeggerà, Parisi ha risposto che ancora non ha deciso, visto anche le restrizioni imposte dal Covid. «Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità», ha dichiarato. Poi, riferendosi ai due colleghi di Nobel, ha aggiunto: «È chiaro che per la generazione futura, dobbiamo agire ora in modo molto rapido contro i cambiamenti climatici».
“It’s clear that for the future generation, we have to act now in a very fast way.”
– 2021 physics laureate Giorgio Parisi speaks about the current climate situation at this morning's #NobelPrize press conference. pic.twitter.com/6iU1BuOBJN
— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 5, 2021
Chi è Giorgio Parisi, Nobel per la fisica 2021
Giorgio Parisi, 73 anni, romano è stato premiato «per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria». Il fisico italiano è stato, inoltre, il primo a entrare nella classifica della Clarivate Citation Laureates, fa cioè parte della cerchia di scienziati più citati al mondo.
LEGGI ANCHE: Quando il Nobel Parisi si scontrò con Bassetti
A dire il vero, Parisi era da tempo in odore di Nobel. In una recente intervista a Repubblica il luminare aveva confessato di essere lusingato che il suo nome facesse parte della lista degli scienziati tenuti d’occhio dall’Accademia di Stoccolma, ma contemporaneamente aveva anche sottolineato la delusione che provava nei confronti del trattamento riservato al settore della scienza e della ricerca al giorno d’oggi. «La scienza non è più vista come la strada per migliorare il proprio futuro», aveva detto. «Sta perdendo valore. Viviamo accanto a tecnologie estremamente sviluppate, ma la scienza che le sottende spesso non viene compresa. Sembra quasi che le cose funzionino per magia. Dovremmo provare a insegnare le basi fin dall’asilo».

Parisi è ricercatore associato dell’Infn
Parisi, classe 1948, è presidente della classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali presso l’Accademia dei Lincei. Inoltre è ordinario di Fisica teorica dell’Università la Sapienza di Roma, ed è un ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il suo successo, come la fama e il grande credito internazionale sono legati soprattutto agli articoli scientifici a proposito «delle scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi». Un’attività impossibile senza il contributo costante dei tanti collaboratori con cui ha condiviso il percorso, come ama spesso ripetere.
Congratulazioni a Giorgio Parisi! #NobelPrize
Ricercatore INFN, professore @SapienzaRoma e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, è stato premiato per la scoperta della reciproca influenza tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria. pic.twitter.com/kEdFcEcfhB— INFN (@INFN_) October 5, 2021
Chi sono gli altri italiani che hanno vinto il Nobel per la fisica
Parisi non è il primo italiano a ricevere il riconoscimento, che mancava al nostro Paese dal 1984. Quell’anno gli accademici lo avevano assegnato a Carlo Rubbia e Simon van der Meer. Nel 1909 era, invece, toccato a Gugliemo Marconi, seguito nel 1938 da Enrico Fermi e, infine, nel 1959 da Emilio Gino Segré.
LEGGI ANCHE: Tutti i premi Nobel vinti da italiani