Neanche il tempo di tornare in Aula e Sara Cunial genera una nuova, immediata polemica. Non una novità in tempi di Covid, anche se nessuno se l’aspettava così presto. La deputata no vax, dopo aver vinto un ricorso, è stata riammessa in Parlamento, anche se soltanto dalle tribune. Una scelta che rischia di creare un precedente ma per cui si deve attendere la decisione finale del Consiglio di giurisdizione, in programma giovedì. Lei intanto, senza green pass, è tornata a presenziare all’assemblea della Camera e nel suo primo intervento ha «perdonato» i colleghi. Dopo aver ringraziato la presidente Maria Edera Spadoni e tutti i deputati, ha iniziato a rivolgersi ai colleghi dalle tribune di Montecitorio.
Sara Cunial e il perdono ai colleghi
Già, Sara Cunial ha voluto spendere le sue prime parole in Aula per parlare direttamente ai colleghi. Rivolgendosi ai presenti ha dichiarato di averli «perdonati per le discriminazioni subite». Lo ha fatto, però, con un intervento sull’ordine dei lavori, immediatamente interrotto dalla presidente di turno, Maria Edera Spadoni. Quest’ultima ha immediatamente sottolineato come non fosse un intervento sull’ordine dei lavori. Sara Cunial, però, ha insistito: «No, è un intervento sull’ordine dei lavori e ora vi spiegherò perché. Per un mese mi avete nominata anche se io non ero presente e chiedo di poter rispondere per un minuto alle accuse che mi sono state rivolte: io vi perdono anche se mi state discriminando, come state facendo con tutti gli altri cittadini». La deputata del gruppo misto non ha potuto proseguire la sua invettiva, restando con il microfono spento.
VI PERDONO! Il discorso di Sara Cunial oggi alla Camera senza Green Pass https://t.co/Zps0vRCetB via @YouTube L’eroica Cunial sta per difendere la dignità di un popolo e le viene tolta la parola. Il regime.
— news (@marcocaruso2000) November 23, 2021
Sara Cunial, il ricorso e la decisione dell’1 dicembre
Sara Cunial è tornata in Aula grazie al ricorso vinto soltanto pochi giorni fa. Il presidente del Collegio d’appello della Camera dei deputati Andrea Colletti ha accolto la richiesta di sospensiva ma la decisione definitiva arriverà il prossimo 1 dicembre. Il provvedimento, infatti, dovrà essere esaminato dal Consiglio di giurisdizione della Camera.