Altre cinque persone sono state sottoposte a misura cautelare per l’assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre, avvenuto a margine della manifestazione di Piazza del Popolo: tra loro Nicola Franzoni, esponente di spicco di Forza Nuova noto per l’appartenenza ai movimenti No vax, che è stato arrestato. Per le altre quattro persone è stato disposto l’obbligo di dimora (e in un caso di firma). Le nuove misure si aggiungono alle 25 già precedentemente eseguite nell’ambito della medesima attività di indagine.

Assalto alla Cgil, chi è Nicola Franzoni
Imprenditore 43enne del settore della ristorazione, nato a Lerici e residente a Marina di Carrara, Nicola Franzoni è in prima fila nelle proteste da inizio pandemia, Franzoni vanta oltre 10 mila iscritti sul suo canale Telegram, usato per scagliarsi contro il Governo, i vaccini e il Green Pass, le varie misure anti-contagio e persino le lobby ebraiche, che controllerebbero le case farmaceutiche. Tra gli organizzatori della manifestazione “Marcia su Roma” (maggio-giugno 2020), a seguito della quale è stato denunciato (tra le altre cose) per vilipendio alla Repubblica e apologia di fascismo, Franzoni si è reso protagonista dell’assalto alla Cgil, quando non sarebbe nemmeno potuto essere presente a Roma, visto il foglio di via già ricevuto, della durata di due anni. Ospite a febbraio di Massimo Giletti a Non è l’Arena, dopo il flop di una protesta no vax Franzoni si era scagliato contro gli italiani definendoli «popolo di codardi».
Assalto alla Cgil, le altre misure cautelari
L’obbligo di dimora e di presentazione alla pg è stato disposto per Claudio Toia, uno dei leader storici della curva della Juventus e capo del gruppo ultras “Antichi Valori”, nonché vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova. Toia ha già sulle spalle un altro obbligo di firma per un Daspo relativo agli scontri scoppiati nell’ultimo derby contro il Torino. Le altre tre misure di obbligo di dimora riguardano Alessandro Brugnoli, militante di Forza Nuova, Mirko Passerini e Emiliano Esperto.

Assalto alla Cgil, le accuse formulate dagli inquirenti
Devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Sono queste le accuse formulate dagli inquirenti nei confronti dei cinque indagati. Solo a Nicola Franzoni, che è stato portato in carcere, sono contestate anche l’istigazione a disobbedire alle leggi e la violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma. Le indagini della Digos si sono basate principalmente sui filmati dell’assalto raccolti in diversi ambiti, da cui sono emersi «inconfutabili indizi di colpevolezza».