La polizia ha eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di un 19enne milanese, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Lo riferisce in una nota la questura di Milano, spiegando che il giovane «si è posto, dalla scorsa estate, come fondamentale punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio». Il ragazzo, già denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate, dallo scorso settembre è stato sottoposto a daspo urbano dal questore di Milano. E per questo, non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato. Almeno di persona.
Cortei No Green Pass, il 19enne attivo nonostante il daspo
Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, «la sua figura ha dal principio assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia quale amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook ”No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”», a cui sono iscritti circa 32mila utenti. Pochi giorni fa, il 19enne indagato ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per sabato 27 in piazza Duomo, esortando i partecipanti a portare e accendere torce da stadio.
Cortei No Green Pass, l’organizzatore indagato per ricettazione
L’attivista no vax e no green pass è inoltre indagato anche per ricettazione, insieme con altre due persone (anche loro sottoposte a perquisizione), «per aver inviato, via Telegram, file contenenti mille certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine». Il 19enne «ha ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile», si legge nella nota della Questura.
Cortei No Green Pass, le armi trovate in casa del giovane
Nel corso della perquisizione delegata dal coordinatore della Sezione distrettuale antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello “survivor”, rinvenuti all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Infine, sono stati cautelativamente ritirate dalla questura due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d’armi ad uso sportivo.