«Niente compiti per le vacanze a Natale»: la circolare in una scuola a Lamezia Terme

Redazione
22/12/2022

La dirigente Antonella Mongiardo, che guida l'Istituto comprensivo Manzoni-Augruso, ha chiesto ai docenti di non assegnare compiti se non ripasso. Per lei bisogna garantire «il diritto al riposo e al gioco senza l'assillo dei compiti».

«Niente compiti per le vacanze a Natale»: la circolare in una scuola a Lamezia Terme

La rivoluzione dei compiti delle vacanze passa da una circolare in una scuola di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. La dirigente Antonella Mongiardo, che guida l’Istituto comprensivo Manzoni-Augruso, ha diramato una nota con cui ha chiesto ai propri insegnanti di non assegnare compiti. Ha proposto ai docenti soltanto un ripasso degli argomenti svolti per far riposare i ragazzi, garantendo loro tempo libero da dedicare «al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età». Una circolare che fa discutere ma che lei stessa difende, citando la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

«Niente compiti per le vacanze a Natale»: la circolare in una scuola a Lamezia Terme. La scelta della dirigente per garantire «il diritto al riposo»
Fratello e sorella giocano in casa (Getty)

La circolare: «Necessario porre un freno a questa pratica»

Nella circolare la dirigente chiede ai docenti di garantire «il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età». Si punta a «porre un freno a questa pratica, in linea generale», sebbene le raccomandazioni all’interno del documento siano «non vincolanti». All’inizio del documento si legge che «non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni». La professoressa ritiene «opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno».

Il «diritto al riposo e al gioco»

Il motivo secondo la dirigente è che agli alunni va data la possibilità di «ricrearsi». «Il diritto al riposo e al gioco», ricorda, «è appunto garantito dal citato articolo 31 dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza». Una scelta anche per le famiglie, che hanno lo stesso diritto degli studenti di avere tempo «senza l’assillo dei compiti». Inammissibile, infine, dare per casa «argomenti che non siano stati spiegati in classe dall’insegnante, il quale, entro certi limiti, sarà disponibile a ripetere la spiegazione in caso di poca comprensione da parte di un alunno o di assenza dell’alunno».

«Niente compiti per le vacanze a Natale»: la circolare in una scuola a Lamezia Terme. La scelta della dirigente per garantire «il diritto al riposo»
Una bambina disegna e gioca (Getty)