Ninni Bruschetta: moglie, figli e film dell’attore e regista? Classe ’62, il suo nome di battesimo è Antonino Bruschetta. Molti lo conoscono per via dei diversi ruoli televisivi, ma è anche un ottimo regista per il mondo del teatro. Ecco tutte le curiosità su di lui.
Ninni Bruschetta: moglie, figli e film
L’attore è sposato dal 1995 con Assia, un anno dopo il loro primo incontro al Festival di Sorrento. I due hanno due figli, che si chiamano Francesco e Anna.

«Dopo una vita di pigrizia totale, nella quale ho giocato a rugby fino ai 15 anni e poi ho smesso non facendo nulla per altri 23 anni, la mia attività sportiva più interessante è stata per tanto tempo andare a vedere il mio Messina allo stadio. Nel 2000 è cambiato tutto: facevo uno spettacolo al Teatro Stabile dell’Umbria e mi venne un’ernia del disco dovuta alla cattiva alimentazione e al poco movimento. Da lì ho cominciato a giocare a tennis e poi… c’è mia moglie, un’atleta formidabile: la accompagnai a fare la maratona di New York e fu in quel momento che mi appassionai» ha spiegato il suo rapporto con lo sport in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
La carriera
La sua carriera inizia proprio nel mondo del teatro, con la creazione della sua compagnia a risvolto sociale Nutrimenti Terrestri nel 1983. Il suo esordio nel cinema è quattro anni dopo, con la pellicola La gentilezza del tocco. Nel 2001, dopo una serie di film (in media uno ogni 2 anni), arriva a lavorare con Paolo Sorrentino con L’uomo in più nel 2001. Nel 2007 è la volta di Mio fratello è figlio unico, pellicola nota anche per la collaborazione con Riccardo Scamarcio. Nel 2011 partecipa al film Boris – Il film.

In tantissimi lo conoscono per via delle tantissime apparizioni nelle fiction: La squadra, Paolo Borsellino, Distretto di Polizia, Don Matteo, Boris, Rossella, Il Presidente, I bastardi di Pizzofalcone, Made in Italy e Immaturi – La serie. Sono solo alcuni esempi del grande attore negli anni Duemila. I suoi ultimi film al cinema sono: Omicidio all’italiana, Appena un minuto, Cosa sarà, Querido Fidel, Gli anni belli, Spaccaossa. Tra il 1996 e il 1999 è stato anche direttore artistico del Teatro di Messina.