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Tesla o croce

Zagabria e Belgrado si scontrano sull’inventore. La Croazia vorrebbe inserire il suo volto sugli euro in arrivo nel 2023, la Serbia ne rivendica i natali e minaccia azioni legali.

27 Luglio 2021 11:0427 Luglio 2021 11:19 Redazione
La Croazia vorrebbe dedicare a Nikola Tesla i suoi euro, in arrivo nel 2023, ma la Serbia non ci sta e minaccia azioni legali.

Serbia e Croazia si scontrano ancora, questa volta su Nikola Tesla. La Banca centrale di Belgrado ha infatti minacciato misure contro l’Unione europea se Zagabria decidesse di mettere il volto dello scienziato sui suoi euro. La Croazia, entrata nell’Ue nel 2013, adotterà la valuta unica a partire dal 2023. E, come tutti gli Stati dell’Unione, adesso dovrà scegliere i simboli per le proprie monete.

Nikola Tesla, un serbo nato in Croazia

Tesla, inventore – tra le altre cose – dell’elettricità a corrente alternata, nacque a Smiljan nel 1856 in una famiglia di etnia serba. Il villaggio, non distante dal più grande centro di Gospic, all’epoca faceva parte dell’Impero austro-ungarico, ma adesso rientra nei confini della Croazia. La locale banca centrale avrebbe quindi deciso di dedicargli le future monete da 50, 20 e 10 centesimi, ma Belgrado ha risposto che questa decisione «usurperebbe» l’eredità dell’inventore, che in vita si è sempre considerato serbo. La mossa rappresenterebbe una «forma di appropriazione della cultura e del patrimonio scientifico serbo».

As was to be expected, the National Bank of Serbia issued a response. If Croatia decides to have Tesla on its Euro coins “measures will be taken" because the move represents "a form of appropriation of Serb cultural and scientific heritage," according to them. https://t.co/wZZX4zK5L3 pic.twitter.com/TyPMMr8Sy9

— Aleksandar Brezar (@brezaleksandar) July 22, 2021

Nikola Tesla su monete e banconote

La Croazia non sembra però intenzionata a tirarsi indietro. Il vice primo ministro Boris Milosevic, anch’egli di etnia serba, si è detto «orgoglioso e felice» di questo progetto. Indipendentemente dalle dispute, di certo c’è che le ceneri di Tesla si trovano a Belgrado, nel museo che porta il suo nome, e anche l’aeroporto della capitale serba è a lui intitolato. Inoltre, il volto dell’inventore compare già sulle monete serbe da 20 dinari e su un lato delle banconote da 100, mentre sul lato opposto è disegnato un motore ad induzione, tratto da un suo brevetto, e una fotografia di Tesla con in mano un tubo pieno di gas che emette luce. A lui erano dedicate anche alcune banconote del dinaro jugoslavo. Al contrario non ci sono sue tracce dello scienziato sulle kune croate.

Pioniere dell’elettromagnetismo, i suoi studi costituiscono la base del sistema elettrico a corrente alternata, della distribuzione elettrica polifase e dei motori elettrici a corrente alternata, e il suo lavoro è stato fondamentale nella seconda rivoluzione industriale. Proprio per questo, l’azienda di produzione automobilistica di Elon Musk, specializzata in vetture elettriche, si chiama Tesla. Tra il 1886 e il 1928 depositò un totale di 280 brevetti in 26 Paesi diversi, di cui 109 negli Stati Uniti, in cui si era trasferito nel 1884. Morì a New York per un attacco cardiaco a 86 anni, nella stanza 3327 del New Yorker Hotel di Manhattan ancora oggi regolarmente prenotabile. Nel frattempo, era diventato cittadino americano.

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