Nel pomeriggio di ieri, martedì 9 maggio, è morto, a soli 50 anni, l’artista e docente Nikola Vukich. Il ragazzo nato da padre yugoslavo e da madre sarda, era considerato dalla comunità come «un’anima buona, sensibile, tormentata che si esprimeva con la musica, l’arte, le parole, lui che era anche insegnante», come riportato da LivornoToday.

Livorno piange l’artista e docente Nikola Vukich
Vukich si era laureato in Storia dell’arte medievale. Formatosi tra i banchi del liceo Cecioni, fece «un viaggio di due anni in Senegal, tra Dakar e un villaggio nella foresta cooperando anche con una Ong» tornando, come riportato dal quotidiano, «provato ma ricco di nuovi saperi, di cultura, usanze, costumi che, diversi anni fa, aveva riunito in un torneo musico-calcistico coinvolgendo le comunità presenti sul territorio, tra cui quella marocchina e sarawiana da anni in conflitto».
L’insegnamento e la musica, uniti dall’interculturalità
L’artista e docente Nikola Vukich, insegnante supplente alle scuole medie Bartolena e al Vespucci, aveva raccontato più volte quanto gli fosse caro il mondo dell’integrazione, in quanto lui stesso si definiva «un italiano integrato in un’Europa del futuro fuori dai confini della razza, della pelle e della lingua». Nel 2021 aveva inciso il suo ultimo disco dal titolo Electronic Pictures. L’assessore alla Cultura Simone Lenzi lo ricorda così: «Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Nicola, che era un uomo bello, sensibile e intelligente, come pochi ne ho conosciuti. Che era, soprattutto, un artista di talento e un ragazzo oppresso da un dolore infinito. Lo abbraccio forte».