Stop improvviso: Amnesty International ha invitato la Premier League a modificare l’Owners’ and Directors’ Test – il documento che delinea i requisiti che vietano a una persona di diventare proprietario o direttore di un club – «per affrontare le questioni relative ai diritti umani» nell’ambito della trattativa che dovrebbe portare un fondo saudita a rilevare il Newcastle United. Il club inglese, tra l’altro, sarebbe intenzionato a offrire la panchina all’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte.
Newcastle ai Sauditi: Amnesty International chiede di cambiare passo
«Invece di consentire a quanti sono implicati in gravi violazioni dei diritti umani di entrare nel calcio inglese semplicemente perché hanno un portafoglio pesante, abbiamo invitato la Premier League a modificare l’Owners’ and Directors’ Test per affrontare le questioni relative ai diritti umani», ha affermato Sacha Deshmukh, l’amministratore delegato di Amnesty International.
Amnesty International: inserire l’espressione “diritti umani” nello statuto
«L’espressione `diritti umani’ non compare nemmeno nell’Owners’ and Directors’ Test malgrado il calcio inglese aderisca agli standard Fifa. Abbiamo inviato alla Premier League la proposta di un nuovo test conforme ai diritti umani e ribadiamo la nostra richiesta loro di rivedere i loro standard su questo», ha aggiunto Deshmukh.
Chi è il Fonto Pif
Il Fondo per gli investimenti pubblici (Pif), che dovrebbe coprire l’80 per cento dei fondi per la trattativa da 300 milioni di sterline (354 milioni di euro) e sarebbe il proprietario di maggioranza, sarà considerato come entità separata dallo stato e quindi consentirà all`affare di superare l`Owners` and Directors` Test. Tuttavia, Mohammed bin Salman è anche il presidente del Pif: il principe ereditario è accusato di aver ordinato la morte del giornalista Jamal Khashoggi, accusa che il leader del regno nega.
Pif in Premier League: accordo anti-pirateria
A quanto trapelato il via libera è arrivato dopo che l’Arabia Saudita ha risolto una presunta controversia sulla pirateria con l’emittente del Qatar beIN Sports, che ha i diritti per trasmettere le partite della Premier League in Medio Oriente. Fonti hanno però detto a Bbc Sport che l`accordo tra la Premier League e il consorzio è stato trovato prima che la notizia circolasse ieri.