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Netflix pensa ad una stretta sulle password condivise dal 2023

Sarebbero almeno 100 milioni gli utenti che usufruiscono dello streaming senza versare denaro al colosso californiano. In Sudamerica è già stato introdotto un pagamento extra per chi vuole convididere l’account al di fuori del nucleo familiare.

22 Dicembre 2022 14:19 Debora Faravelli
Dato che, secondo le stime, 100 milioni di utenti Netflix accedono con password condivise, il colosso sta pensando ad una stretta.

Date le troppe persone che si collegano a Netflix usando password condivise con amici o parenti, la piattaforma sta pensando ad una stretta per evitare che un numero così alto di fruitori non paghi in realtà un abbonamento. Secondo gli analisti, controlli più serrati potrebbero generare entrate aggiuntive fino a 721 milioni di dollari all’anno.

Netflix pensa ad una stretta sulle password condivise

Stando alle stime della società californiana, il fenomeno riguarderebbe almeno 100 milioni di utenti. Tutte persone che usufruiscono dello straming sfruttando account presi in prestito senza far entrare denaro nelle casse della società di Los Gatos. Data l’emorragia di abbonamenti seguita al boom registrato durante i lockdown, il colosso sta dunque pensando di risanare i propri conti intervenendo, in primis, sulla condivisione delle password.

Netflix (Getty Images)

Il rischio è che ciò possa tradursi in un effetto boomerang, dato che questo sistema è sempre stato il fiore all’occhiello dell’offerta proposta da Netflix – i pacchetti famiglia, per esempio, consentono a genitori e figli di fruire di un unico abbonamento così come alle persone costrette a viaggiare che che si collegano alternativamente dalla tv di casa o da pc portatili, smartphone o tablet. Il taglio netto di questo genere di agevolazioni potrebbe dunque portare i clienti veri (quelli che concretamente pagano) a disdire il proprio abbonamento per virare verso una delle piattaforme concorrenti.

Ipotesi controlli serrati sulle utenze

In alcuni paesi dell’America Latina è già stato introdotto l’obbligo di pagamento per gli utenti che vogliono condividere il proprio account al di fuori del nucleo familiare: viene fornito un codice di accesso che l’utente esterno deve inserire ogni qualvolta voglia accedere ai contenuti della piattaforma. È probabile che questo modello, che non sta riscuotendo comunque troppo successo, venga esteso anche al resto del mondo.

Netflix (Getty Images)

Per poterlo applicare sarà necessario effettuare dei controlli serrati sulle utenze. A tal proposito Ted Sarandos, uno degli amministratori delegati di Netflix, ha spiegato che il primo obiettivo del 2023 sarà quello di rafforzare le verifiche sugli indirizzi IP dei fruitori del servizio, sugli identificativi di ogni device e anche sulle attività effettuate dai singoli account.

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