Netflix, netto calo degli abbonati: in arrivo un abbonamento con pubblicità

Fabrizio Grasso
20/04/2022

Per la prima volta in 10 anni il colosso di Reed Hastings ha registrato un calo negli abbonati con 200 mila iscritti in meno. In arrivo un nuovo piano tariffario più economico ma con il supporto delle pubblicità.

Netflix, netto calo degli abbonati: in arrivo un abbonamento con pubblicità

Netflix valuta l’introduzione di un nuovo piano di abbonamento più economico e, in parte, sostenuto dalla pubblicità. La mossa intende chiudere la prima grande falla negli iscritti, dato che dopo 10 anni la piattaforma ha registrato un calo negli abbonati. La perdita ammonta a 200 mila utenti, che tuttavia potrebbero diventare 2 milioni nei prossimi mesi. «Sono sempre stato favorevole a un servizio diretto e senza advertising», ha spiegato l’ad Reed Hastings in un comunicato. «Se però questo consente a nuovi utenti di usufruire del nostro servizio, va bene».

Tutte le ragioni del calo di Netflix e i conti del primo trimestre

Le ragioni principali del calo di abbonati sembrano risiedere nella condivisione delle password da parte degli utenti per accedere ai servizi streaming. Non a caso lo scorso 17 marzo Netflix aveva annunciato un progetto pilota per abbonamenti maggiorati nei confronti di chi vuole offrire le proprie credenziali a terzi e al di fuori del proprio nucleo familiare. La società californiana, che vanta 222 milioni di abbonati nel mondo, ritiene che almeno altri 100 milioni di utenti, un terzo solo fra Stati Uniti e Canada, utilizzino illegalmente i servizi streaming.

Netflix ha registrato un calo negli abbonati con 200 mila iscritti in meno. In arrivo un piano tariffario più economico con la pubblicità.
Uno dei palazzi di Netflix, colosso dello streaming (Twitter)

Sulla riduzione potrebbe aver influito anche l’innalzamento dei prezzi, con rincari di alcune opzioni risalenti allo scorso gennaio. Molti utenti hanno infatti preferito abbandonare il servizio, optando per piattaforme più economiche tra cui Amazon Prime Video, Disney+ o HBO Max (negli Usa). Da non sottovalutare anche la decisione di Netflix di abbandonare il mercato russo a seguito della guerra in Ucraina, che ha fatto perdere alla società circa 700 mila abbonati. Il calo degli iscritti ha ovviamente pesato sui ricavi che dopo anni hanno registrato una riduzione di crescita. Nel primo trimestre 2022 la società ha incassato 7,87 miliardi di dollari a fronte dei 7,93 previsti. Gli utili sono stati di 1,6 miliardi, a fronte di 1,71 dello stesso trimestre nel 2021. Di conseguenza, in calo anche l’utile per azione da 3,75 dollari a 3,53. Giù anche il titolo a Wall Street che, come ricorda l’Hollywood Reporter, ha perso circa il 25 per cento.

L’idea del nuovo piano con pubblicità grazie al successo su altre piattaforme

Il nuovo piano tariffario di Netflix, più economico ma con la presenza di pubblicità, dovrebbe arrivare nell’arco dei prossimi due anni. Come hanno confermato gli stessi vertici dell’azienda, l’idea ha fatto leva sul successo di altre piattaforme streaming. «Sta funzionando per Hulu (servizio attualmente non disponibile in Italia, ndr.) e per Disney+», ha dichiarato Hastings all’Hollywood Reporter. «Non abbiamo dunque dubbi che porti frutti anche per noi». Netflix ha intenzione di spendere 20 miliardi di dollari solo nell’anno in corso per la realizzazione di nuovi film e serie tv. Il recente successo di Squid Game ha aperto nuovi orizzonti grazie al pubblico orientale, con numerosi progetti sudcoreani in sviluppo. A maggio è previsto l’arrivo della quarta stagione di Stranger Things oltre a a Ghost in the Shell SAC_2045 e a prodotti di animazione come Vampire in the Garden.

https://www.youtube.com/watch?v=22j8um1XOHE