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Netanyahu a Roma, la traduttrice dice no: «Non si collabora con chi reprime la libertà»

A rilanciare il suo post su Facebook, in cui pubblica la lettera di rifiuto alla proposta lavorativa di tradurre il discorso del premier israeliano a Roma, è stata la deputata del Pd Lia Quartapelle: «Sono con lei».

8 Marzo 2023 17:03 Redazione
Netanyahu a Roma, la traduttrice dice no: «Non si collabora con chi reprime la libertà». Olga Dalia Padoa su Facebook: «I miei figli non mi perdonerebbero»

Giovedì 9 marzo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà a Roma e le proteste per la sua riforma della giustizia e per l’attuale momento storico di Israele continuano soprattutto online. Tra queste c’è stato il gesto della traduttrice Olga Dalia Padoa, che ha scelto di dire no alla proposta di tradurre in italiano le parole del premier proprio in occasione della visita. Una scelta fatta per diversi motivi che la donna spiega su Facebook, rilanciata poi da Lia Quartapelle. Quest’ultima, deputata e responsabile esteri del Pd, ha applaudito la scelta di Padoa su Twitter e rilanciato il suo post: «Sono con lei».

Netanyahu a Roma, la traduttrice dice no: «Non si collabora con chi reprime la libertà». Olga Dalia Padoa su Facebook: «I miei figli non mi perdonerebbero»
Benjamin Netanyahu (Getty)

Il post su Facebook: «Non collaboro con chi reprime la libertà»

La traduttrice in un post su Facebook scrive: «Mi è stato chiesto di tradurre Benjamin Netanyahu nella sua prossima visita in Italia. Dopo una lunga riflessione, ho deciso di rifiutare». Olga Dalia Padoa condivide poi la lettera di risposta che ha scritto e in cui spiega le motivazioni: «Buona giornata, xxx. Vi ringrazio per la vostra offerta di tradurre il discorso di Benjamin Netanyahu il 9 marzo prossimo. Purtroppo sono costretta a rifiutare. Non solo non condivido le idee politiche di Netanyahu, ma ritengo che la sua leadership sia estremamente pericolosa ai miei occhi quando si tratta di democrazia nel paese d’Israele. E c’è di più: se accetto di collaborare nella traduzione delle sue parole, i miei figli non mi perdoneranno. Ho cercato di convincerli che era solo una questione di lavoro, e che se dovessi rifiutare, il mio gesto non avrebbe cambiato quasi nulla – ma non erano pronti ad accettare alcuna spiegazione. Mi hanno stupita: di solito sembrano avere poche speranze nel futuro della razza umana in un momento così problematico e tempestoso, e mi incoraggiano sempre ad assumere nuovi posti di lavoro. Ma in questo caso sono stati irremovibili: non collaborate con chi promuove i principi fascisti e reprime la libertà, non si fa e basta. Ho deciso di ascoltarli».

Quartapelle su Twitter: «Sono con lei»

Il tweet di Quartapelle ha reso virale il post di Olga Dalia Padoa. La deputata del Pd scrive: «Olga Dalia Padoa, l’interprete a cui era stato chiesto di tradurre l’incontro di Netanyahu domani a Roma ha detto di no. Queste le sue motivazioni, che dicono molto del rischio che il governo di Bibi fa correre alla democrazia israeliana. Sono con lei».

Olga Dalia Paola, l’interprete a cui era stato chiesto di tradurre l’incontro di Netanyahu domani a Roma ha detto di no. Queste le sue motivazioni, che dicono molto del rischio che il governo di Bibi fa correre alla democrazia israeliana. Sono con lei. pic.twitter.com/vRFAlDzt6q

— Lia Quartapelle (@LiaQuartapelle) March 8, 2023

Netanyahu a Roma, la traduttrice dice no: «Non si collabora con chi reprime la libertà». Olga Dalia Padoa su Facebook: «I miei figli non mi perdonerebbero»
Lia Quartapelle (Facebook)

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