Parigi, Nizza, Lione, Montpellier, Strasburgo. In tutta la Francia, il dopo partita che ha visto i Bleus battere il Marocco nella semifinale di Qatar 2022, è stata scandita da scontri e disordini. Non semplici risse tra tifosi, ma in molti casi ronde vere e proprie, organizzate da gruppi di estrema destra contro i supporter dei Leoni dell’Atlante.
La galassia neofascista francese: Gud, Zouaves Paris e Génération identitaire
Nella Capitale si è evitato il peggio con l’arresto di una quarantina di persone che stavano dirigendosi verso gli Champs-Elysées. Lo ha riferito la Procura parigina contattata da Libération. I membri del gruppo «cercavano chiaramente lo scontro», ha confermato una fonte della polizia citata da AFP. La polizia ha sequestrato tirapugni, manganelli e chiavi inglesi. Secondo gli inquirenti, alcuni dei fermati apparterebbero al GUD Paris (Groupe Union Défense), gruppo di estrema destra che ha rialzato la testa dopo lo scioglimento per discriminazione, odio e violenza «verso una persona o un gruppo di persone in base all’origine» degli Zouaves Paris (sciolti a inizio anno) e di Génération identitaire (sciolta nel 2021), movimenti che si erano schierati per Éric Zemmour nell’ultima campagna per le Presidenziali. Quindici dei fermati risultavano già schedati per razzismo. Tra questi Marc de Cacqueray-Valménier, leader degli Zouaves. Per dare una idea, de Cacqueray-Valménier, neofascista che ha combattuto a fianco dei soldati armeni nella guerra del Nagorno-Karabakh nell’ottobre 2020, era stato riconosciuto da Mediapart tra i teppisti che avevano picchiato gli attivisti di SOS Racisme durante il comizio di Zemmour a Villepinte, nel dicembre 2021. E sempre lui era in testa a un corteo contro le misure anti Covid all’inizio di quest’anno. Gli Zouaves non sono nuovi a questo tipo di azioni. Nel 2018 avevano assalito un gruppo di tifosi algerini. Del resto lo stesso nome Zouaves rimanda a un gruppo di mercenari che combatterono per la colonizzazione dell’Algeria sin dal 1830.

Scontri e slogan razzisti a Lione
In altre città però le forze dell’ordine non sono riuscite a bloccare i raid dell’estrema destra. A Lione gli scontri sono degenerati in una vera e propria rivolta. Dal quartiere Vieux Lion, feudo degli estremisti, è partito un corteo di militanti incappucciati diretti in Place Bellecour dove si trovavano i supporter marocchini al grido di «Blu, bianco, rosso, la Francia ai francesi» e «Avant, avant, Lion le Melhor!», motto di guerra medievale tornato di moda presso estremisti di destra e teppisti. Dura la condanna del deputato macroniano del Rodano, Thomas Rudigoz. «Ancora una volta piccoli gruppi di estrema destra sono coinvolti in violenze che ricordano le ore peggiori dell’estrema destra francese», ha scritto su Twitter postando un video. «La nostra risposta deve essere implacabile, questi neofascisti devono essere arrestati, condannati severamente e i loro movimenti sciolti».
Encore une fois des groupuscules de l'ultra droite se livrent à des exactions violentes qui rappellent les pires heures de l'extrême droite française. Notre réponse doit être implacable, ces neo fascistes doivent être interpellés, sévèrement condamnés et leurs mouvements dissous https://t.co/UsUtZEt89K
— Thomas Rudigoz (@trudigoz) December 14, 2022
Un 14enne morto investito da un’auto a Montpellier
Lo stesso è accaduto a Nizza, dove il municipio ha denunciato attacchi «di natura odiosa contro i sostenitori del Marocco». E a Nantes, dove una dozzina di neofascisti avrebbe organizzato ronde nel centro città. A Strasburgo era stato diramato l’allarme per il rischio di attacchi ai tifosi marocchini da parte dei Strasbourg Offender, hooligan neonazisti locali. Mentre a Montpellier si è consumata una tragedia: un 14enne è morto dopo essere stato investito da un’auto a cui aveva cercato di strappare la bandiera francese.