Le condizioni di salute di Alexei Navalny sono critiche e ora in tanti temono per la sua salute. Il celebre politico, strenuo oppositore di Vladimir Putin e del suo governo, potrebbe essere stato avvelenato secondo quanto dichiara Ruslan Shaveddinov, il suo più stretto collaboratore, intervistato dal Guardian. Navalny soffrirebbe di forti dolori addominali e a causarli sarebbe, secondo lui, un avvelenamento ad azione lenta che sarebbe stato messo in pratica in prigione. La preoccupazione aumenta anche perché dall’arrivo dell’ambulanza, durante la scorsa settimana, non ci sarebbero più state notizie del dissidente.
Shaveddinov: «Situazione critica, siamo molto preoccupati»
Shaveddinov è stato intercettato telefonicamente dal Guardian. Il collaboratore di Navalny ha così lanciato l’allarme: «La situazione è critica, siamo tutti molto preoccupati. Non ci sono stati aggiornamenti sulle condizioni di salute di Navalny dall’ultimo arrivo dell’ambulanza». L’uomo prosegue spiegando che «le autorità carcerarie stanno facendo tutto il possibile per isolarlo e si sono rifiutate di farlo ricoverare in ospedale. La nostra teoria è che lo stiano gradualmente uccidendo, usando un veleno ad azione lenta che viene applicato attraverso il cibo». L’ambulanza a cui si riferisce è arrivata alla colonia penale di massima sicurezza IK-6, a Melekhovo, durante la scorsa settimana proprio dopo i forti dolori lamentati da Navalny.

Navalny in isolamento da due mesi
A inizio febbraio era stato dato mandato di portare in isolamento Alexei Navalny, così da isolarlo ulteriormente. Da oltre dieci mesi non ha più contatti con il mondo esterno, a cui parla soltanto tramite i propri avvocanti. Il politico è stato condannato con accuse di frode e oltraggio alla corte per una pena complessiva di 11 anni e mezzo, ma la battaglia legale che portano avanti i suoi avvocati da anni sembra non avere fine. Anche alcuni medici russi, a inizio 2023, hanno dato vita a una petizione in cui chiedevano migliori cure per Navalny, ormai in condizioni di salute sempre più precarie.
