Un’étoile in NFT

Camilla Curcio
30/11/2021

La ballerina Natalia Osipova, tra le più famose al mondo, ha convertito le sue performance in formato digitale e le ha messe all'asta. L'obiettivo è racimolare una cifra che le consenta di aprire una compagnia, ma ampliare il pubblico della danza.

Un’étoile in NFT

Natalia Osipova, prima ballerina del Royal Ballet di Londra e tra le étoile più acclamate al mondo, ha deciso di far mettere insieme danza classica ed NFT. Ha così creato versioni digitali delle sue performance e successivamente le ha messe all’asta. «Sono nervosa ma felice», ha dichiarato al Guardian, «mi piace molto correre dei rischi e questa è solo l’ultima delle avventure in cui mi lancerò. Di recente, gli NFT hanno ravvivato le dinamiche del mondo dell’arte e, riflettendoci su, ho pensato di utilizzarli per ampliare il pubblico del balletto e farne conoscere la storia e il fascino a un target sempre più variegato».

Un trittico di performance in versione digitale

Le esibizioni in vendita sono tre: due coreografie da Giselle e una dal passo a due Left behind, eseguito da Osipova e dal fidanzato, Jason Kittelberger. «Giselle è stato, in assoluto, il mio ruolo preferito, così bello, così delicato», ha spiegato. «Il duetto, al contrario, è un lavoro più recente e vuole proporsi come il perfetto equilibrio tra la tecnica classica, la fluidità del movimento contemporaneo e l’emozione del racconto di una storia attraverso passi e gesti perfettamente coordinati». La compravendita del trittico sarà gestita da Bonhams e durerà da oggi, 30 novembre,  al 10 dicembre. Secondo le stime, i prezzi dovrebbero aggirarsi tra gli 8 mila e i 50 mila dollari. «Siamo fieri, come casa d’aste, di essere stati tra i pionieri nel campo dei non fungible token, vendendo asset di un certo valore come opere inedite di artisti celebri e una preziosa figurina di Cristiano Ronaldo», ha sottolineato Nima Sagharchi, responsabile del settore dell’arte virtuale, «e ora aggiungiamo un altro tassello alla nostra personale lista di prime volte e di record. Gli NFT consentiranno di cristallizzare spettacoli dal valore inestimabile e chi ne diventerà proprietario si ritroverà tra le mani la traccia di qualcosa che possiede davvero solo lui».

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Come nasce il progetto e quali sono gli obiettivi di Osipova

L’iniziativa è nata durante il lockdown. «Mi sentivo persa perché non potevo ballare», ha raccontato Osipova, «Così, mi sono messa alla ricerca di metodi per instaurare un contatto col pubblico attraverso una piattaforma digitale. Quella degli NFT è una scommessa, ci muoviamo su un territorio che, nel nostro settore, è assolutamente sconosciuto e speriamo di convincere le nuove generazioni di colleghi a non averne timore. La nostra arte ha bisogno di novità e di nuove piattaforme di diffusione». Ma non è tutto. Coi fondi che, eventualmente, incasseranno, i due ballerini puntano a realizzare il sogno di una vita: mettere in piedi una compagnia tutta loro. «Gli incassi di quest’asta ci aiuterebbero a racimolare il necessario per avviare la macchina», ha aggiunto Kittelberger. «Tutto questo potrebbe servirci a fare rete con quanti investono giornalmente nelle criptomonete e avere modo di illustrare loro il nostro progetto. E magari, perché no, procurarci degli stakeholder». Da non trascurare, infine, la valenza affettiva e personale dell’operazione. «Le carriere dei ballerini sono davvero brevi», ha concluso la danzatrice, «Sei costretta a fermarti a 40, massimo 45 anni, spesso anche prima. Ho 35 anni, sono ancora in forma e in grado di performare al meglio delle mie forze. Tutto ciò voglio che rimanga impresso per sempre su un formato durevole. Magari, tra due anni, non ne sarò più capace. Triste ma vero».