Secondo le previsioni di Federalberghi saranno oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine 2022: ben 12 milioni si muoveranno per Natale, mentre 5 milioni e 400 mila circa sceglieranno il Capodanno come momento clou della propria vacanza. Il giro d’affari sarà superiore ai 13 miliardi di euro, riportando la spesa complessiva ai livelli del 2019, dunque pre-pandemia. Ancora una volta, sarà l’Italia la destinazione preferita: complice il rincaro delle tariffe aeree, non ci si allontanerà di molto dalla regione di residenza. E molti di coloro che affronteranno spostamenti più impegnativi lo faranno per raggiungere le famiglie di origine.

Vacanze di fine anno, bene anche il turismo straniero
Secondo le stime del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, la domanda italiana resta maggioritaria: complessivamente, nelle strutture sono attese 8,6 milioni di presenze di nostri connazionali, ovvero il 62,3 per cento del totale, con una crescita del 2,2 per cento rispetto allo scorso anno. Ma l’incremento più alto riguarda i visitatori stranieri: i flussi dall’estero sono stimati in crescita del 19,5 per cento per queste feste, per un totale di oltre 5,2 milioni di presenze. «Leggo questi risultati come una dichiarazione di amore degli italiani per l’Italia. Siamo diventati meno esterofili a quanto pare», ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. «Nel corso degli ultimi due anni, in molti hanno trascorso le vacanze sotto casa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ma oggi che ne siamo più o meno fuori, gli italiani scelgono di dedicare energia e denaro ad una vacanza “made in Italy” non più come ripiego, bensì come scelta».

La soddisfazione della ministra Santanchè
Sulla stessa lunghezza d’onda Daniela Santanchè: «Di sicuro sapere di riavvicinarci ai dati del 2019 deve essere motivo di orgoglio, perché nel mondo c’è tanta voglia d’Italia, che in questo periodo di festività accoglierà il doppio dei visitatori stranieri rispetto allo scorso anno. Per altro, la vacanza in Italia non è intesa come un ripiego dettato da ristrettezze economiche del momento, bensì una scelta precisa». La ministra del Turismo invita però a non sedersi sugli allori: «Dobbiamo ricordarci che è solo una ripartenza dopo anni difficili. C’è ancora un margine da recuperare rispetto al periodo pre-pandemico per raggiungere risultati anche migliori del 2019 e, soprattutto, renderli strutturali. Il settore va sostenuto con risorse e investimenti e il ministero si impegnerà al massimo in questa direzione».