L’annuncio della Nasa: «Fuori dal sistema solare almeno 5 mila pianeti»
L'ultimo rapporto della Nasa ha confermato la presenza di altri 65 pianeti al di fuori del sistema solare. In totale sono oltre 5 mila quelli di cui c'è traccia, ma secondo gli scienziati potrebbero essere miliardi.
Nel 1995, due studiosi dell’Osservatorio di Ginevra documentarono Bellerophon, il primo esopianeta mai scoperto dall’uomo. Oggi, a meno di 30 anni di distanza, la scienza ha confermato l’esistenza complessivamente di 5mila mondi al di fuori del nostro sistema solare. Un nuovo rapporto della Nasa ha infatti annunciato la catalogazione di altri 65 pianeti. «È solo l’inizio», hanno affermato gli scienziati. «Per quel che ne sappiamo, nella sola Via Lattea potrebbero essercene 200 miliardi».
Le caratteristiche dei nuovi esopianeti scoperti dalla Nasa
I 5 mila esopianeti documentari presentano caratteristiche molto differenti tra loro. Gli esperti hanno infatti rilevato piccoli mondi rocciosi (4 per cento) come la nostra Terra al fianco di giganti gassosi (30 per cento del totale) ben più grandi di Saturno. I documenti certificano l’esistenza di “gioviani caldi”, che ruotano in orbita molto vicina alle stelle, e “mini nettuniani” (35 per cento), ossia mondi dai caratteri simili a Nettuno ma inferiori di dimensioni. Nel numero sono incluse anche le “super Terre” (il restante 30 per cento), ossia giganti di roccia molto più grandi per massa rispetto al nostro pianeta. Menzione speciale infine per i corpi celesti in grado di orbitare attorno a due stelle simultaneamente o ai resti collassati delle stelle morte, vere e proprie rarità del cosmo.
What's our favorite exoplanet? The next one. But the 5,005 we've discovered so far are pretty great too. And, please, check out https://t.co/Q72MwrjTwX for a fun surprise! pic.twitter.com/PjA6zytjDO
— NASA Exoplanets (@NASAExoplanets) March 22, 2022
«Il numero totale è davvero entusiasmante, ma non è il solo dato eccitante», ha detto alla Cnn Jessie Christiansen, responsabile scientifico dell’Exoplanet Science Institute della Nasa. «Ciascun pianeta è un mondo nuovo di zecca di cui sappiamo ben poco». Entusiasta anche il collega e principale autore dello studio Alexander Wolszczan: «I corpi celesti possono essere davvero ovunque, questa scoperta apre milioni di nuove piste». Come hanno confermato i due astronomi, 4900 esopianeti si trovano solo a poche migliaia di anni luce da noi, che distiamo 30 mila anni luce dal centro della galassia. «Se ci spingessimo più in là, chissà cosa potremmo trovare», ha concluso Christiansen. «Ci sono molti pianeti non ancora scoperti, forse anche 100 o 200 miliardi. È strabiliante».
I prossimi studi grazie al telescopio spaziale James Webb
La nuova scoperta è però solo un primo passo verso un futuro ancora pieno di interrogativi. Lo scorso dicembre la Nasa, con la collaborazione dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e della corrispettiva canadese Csa, ha lanciato il telescopio spaziale James Webb con l’obiettivo di studiare il sistema Trappist con cinque pianeti attorno a una stella nana rossa. Nel 2027 invece prenderà il via la missione del Nancy Grace Roman Space Telescope, mentre due anni dopo l’Esa avvierà il progetto Ariel che studierà l’atmosfera dei pianeti al di fuori del nostro sistema solare.

La domanda successiva, naturalmente, è se in posti simili possa esserci vita aliena. Per gli scienziati non è da escludere, sebbene in forma primitiva e poco evoluta. «La stretta connessione tra la chimica della vita sulla Terra e quella nell’universo suggerisce che il rilevamento di nuova vita al di fuori del nostro pianeta è solo questione di tempo», ha concluso Wolszczan. «Da qualche parte lì fuori c’è qualcosa».