Nella zona ospedaliera di Napoli, vicino al Policlinico Federico II, è esploso un tubo dell’acqua. Un’enorme colonna si è riversata in strada mandando il traffico in tilt e rendendo un tombino simile ad un geyser.

Napoli, tubo dell’acqua esploso: tombino come geyser
Intorno alle 13.00 di ieri è esplosa una condotta idrica tra via Nuova Toscanella e via De Amicis, nei pressi del Policlinico Federico II del capoluogo partenopeo. Un potente getto d’acqua ha invaso la strada. Si parla di una colonna di 7-8 metri che ha reso impraticabile il tratto, che è stato chiuso temporaneamente alla circolazione. L’enorme quantità di acqua ha ovviamente mandato il traffico in tilt e ha portato a svariate chiusure. L’esplosione, infatti, ha trasformato il tombino in un geyser con una copiosa fuoriuscita di acqua.

Sul posto i tecnici dell’acquedotto di Napoli e i Vigili del Fuoco
Sul posto sono subito giunti i Vigili del Fuoco ed i tecnici dell’Abc, l’acquedotto di Napoli, che hanno iniziato le operazioni per la chiusura della tubatura, che si sono concluse in serata. Alcune fonti dell’azienda che si occupa dell’acquedotto napoletano hanno confermato a Fanpage.it che «le squadre di ABC Napoli sono già ampiamente operative per il tubo rotto» e che «il guasto sarà riparato nelle prossime ore e la strada sarà riaperta, non appena possibile, interamente alla circolazione».
Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti, ha intanto chiesto agli uffici tecnici comunali e dell’Abc una relazione su quanto avvenuto. «Ci saranno tutte le verifiche del caso. Bisogna capire cosa sia accaduto, anche perché è stata interessata una strada fondamentale per la Zona Ospedaliera, nei pressi del Policlinico, frequentata ogni giorno dalle autombulanze e dai mezzi di soccorso e non si possono rischiare altre chiusure improvvise», ha chiosato il presidente.