Per il Napoli potrebbe essere un’estate calda. La formazione partenopea è impegnata in una delicata sessione di calciomercato in cui dovrà sostituire parecchi elementi chiave, come Insigne e Mertens, ma anche resistere alle sirene straniere per pezzi pregiati come Koulibaly, Fabian Ruiz e Osimhen. Ma proprio intorno al nome di quest’ultimo si gioca un’altra dura partita, quella sul passaggio del nigeriano dal Lille al club campano. Una vicenda sui cui la procura federale indaga da tempo. Dopo l’assoluzione per il Napoli e per il suo presidente Aurelio De Laurentiis, però, oggi è arrivata un’altra notizia: il patron è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Guardia di Finanza, che ha sequestrato i documenti relativi alla compravendita del calciatore nigeriano.

De Laurentis indagato con l’ipotesi di falso in bilancio
Il presidente Aurelio De Laurentiis, quindi è stato iscritto nel registro degli indagati per falso in bilancio insieme ad altri quattro membri del consiglio d’amministrazione del Napoli. Si tratta della moglie Jacqueline e dei figli Edoardo e Valentina, i primi due vicepresidenti della società e di Andrea Chiavelli, amministratore delegato e fedelissimo del presidente. A condurre le indagini sono il pm Francesco De Falco e il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
Il trasferimento di Osimhen
Victor Osimhen è sbarcato al Napoli nell’estate del 2020, ormai due stagioni fa. I riflettori sul suo passaggio dal Lille sono stati accesi mesi fa dalla procura federale e adesso la Guardia di Finanza ha sequestrato tutti gli incartamenti relativi al trasferimento. Nell’affare rientrarono non soltanto decine di milioni di euro, ma anche il portiere Karnezis e tre giovani calciatori, Manzi, Palmieri e Liguori. In mattinata gli agenti hanno perquisito svariati uffici tra Castel Volturno, Roma e il territorio francese. Il caso plusvalenze portato avanti dalla procura federale, però, si era concluso con l’assoluzione. Adesso un nuovo capitolo si riapre in una vicenda intricata.
