A Napoli una donna è morta dopo aver consumato un pranzo a base di sushi in un ristorante all you can eat, dove aveva appena festeggiato il suo 40esimo compleanno. Rossella Di Fuorti, questo il nome della donna, era tornata alle 15 dal ristorante giapponese e alle 16 si è sentita male nella sua abitazione di Soccavo.

La famiglia punta il dito contro il ristorante giapponese
Dopo circa un’ora dalla fine del pranzo a base di pesce crudo ha cominciato a stare male. Prima il vomito, poi il collasso, infine la perdita di conoscenza. Rossella Di Fuorti, come certificato dal 118, è stata uccisa da un arresto cardiocircolatorio. Ma viste le tempistiche, la famiglia ha puntato contro i piatti consumati nel ristorante giapponese.
Le persone a tavola con lei non hanno avuto problemi
Dopo la denuncia dei familiari, la Procura partenopea ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Le indagini sono delegate ai carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità, che hanno ispezionato a lungo il ristorante della zona occidentale di Napoli dove Rossella Di Fuorti – che lascia due figli – aveva pranzato. I militari hanno anche sequestrato campioni di cibo, che saranno analizzati, per capire se il malore possa essere collegato alla consumazione del pasto. Altre persone che erano a tavola con lei hanno consumato le stesse pietanze e nessuna di esse ha accusato malori.

Nel 2021 la morte del 15enne Luca Piscopo
Nel 2021 il 15enne Luca Piscopo, anche lui di Soccavo, era morto dopo aver mangiato sushi in un ristorante giapponese, però del Vomero: in quel caso, accertò l’autopsia, il giovane era stato colpito da una miocardite provocata dalla salmonella. Il rischio, quando si mangia pesce crudo, è che in caso di abbattimento non efficace – a causa di temperatura troppo alte – ci possano essere gravi problemi per la salute.