A Napoli sono ore di grande attesa per il match di ritorno tra gli azzurri di Luciano Spalletti e il Milan, guidato da Stefano Pioli. In palio c’è uno storico passaggio alle semifinali di Champions League ma per arrivarci bisognerà ribaltare l’1-0 dell’andata. A San Siro, infatti, ha deciso il gol del centrocampista Ismael Bennacer, ma tutto si deciderà nel match di ritorno dei quarti di finale allo Stadio Diego Armando Maradona. E, pur di vincere, ogni tattica è buona, tanto che circa duecento tifosi del Napoli hanno deciso di far passare una lunga nottata a chi alloggiava nei pressi dell’hotel Vesuvio. Con cori, clacson e fuochi d’artificio, infatti, gli ultras hanno tentato di disturbare il sonno dei calciatori milanisti, ospiti della struttura alberghiera già dalla vigilia della gara.

200 tifosi sotto l’hotel: scattano cori e fuochi d’artificio
I video hanno rapidamente fatto il giro d’Italia e d’Europa. Dalle finestre dell’hotel Vesuvio e dai balconi delle case circostanti, in tanti hanno deciso di affacciarsi e mostrare sui social ciò che è accaduto. Dalla tarda sera del 17 aprile e fino a oltre le 3 di notte, infatti, duecento tifosi del Napoli si sono assiepati sotto l’hotel e nel tentativo di tenere svegli i calciatori del Milan hanno iniziato a intonare cori. Presi di mira soprattutto Paolo Maldini e Theo Hernandez, ma anche gli attaccanti Leao e Olivier Giroud. Poi clacson di auto e moto, oltre ai fuochi d’artificio, partiti intorno a mezzanotte.
Mike Grella, ex calciatore ed oggi commentatore sportivo, alloggia nello stesso hotel che ospita il #Milan.
“Il Milan non dorme stanotte e sfortunatamente neanche io”.
Al risveglio, caffè per tutti ☕️ #NapoliMilan
pic.twitter.com/W5shvo6T9I— Diego De Luca (@DiegoDeLucaTwit) April 18, 2023
Il Milan se lo aspettava
Ma come evidenzia Gazzetta dello Sport, il Milan aveva previsto già tutto. Non si tratta certo di una tattica nuova da parte dei tifosi avversari e già a Napoli era successo qualcosa di simile alla vigilia del match scudetto del primo maggio 1988. Se all’epoca il club rossonero aveva scelto il Jolly, hotel di oltre trenta piani, distribuendo anche tappi ai calciatori, stavolta sembra che all’Hotel Vesuvio si sia optato per stanze interne, lontane dall’affaccio stradale e sembra addirittura insonorizzate.
