La crisi del cinema continua a farsi sentire e in Italia le sale fanno i conti con chiusure e gravi perdite di fatturato. L’emorragia delle grandi sale prosegue e sono sempre meno gli spettatori, nonostante le restrizioni della pandemia siano ormai superate da tempo. Intervenuto al festival della Cineteca di Bologna – Visioni italiane, è Nanni Moretti a dare la sua spiegazione. L’attore, regista e produttore prova a dare il suo punto di vista e imputa la crisi a due fattori: da un lato al clima che aleggia intorno al mondo del cinema, dall’altro alle produzioni di film «brutti e tutti uguali».
Moretti: «Tanti film brutti con storie sempre uguali»
«È il clima intorno al cinema e in particolare intorno al cinema in sala che non c’è», spiega Moretti, come riportato da Repubblica. «Tutti sono abbacchiati, lo spazio per le recensioni sempre più piccolo fino a scomparire, ci vorrebbe un clima che faccia capire che è una cosa bella e quelli che non vanno al cinema non sanno quello che si perdono. Questo abbacchiamento, avvilimento prende un po’ tutti: esercenti, distributori, spettatori, giornalisti». Poi rincara la dose dicendo che la crisi è dovuta ai «tanti film anche d’autore brutti che escono che si aggiungono a molti titoli italiani commerciali che tali non sono, che cioè otto persone su dieci rifiutano anche perché con cast e storie sempre uguali».

La componente Netflix: troppo poco tempo tra sala e streaming
Nanni Moretti poi parla di Netflix, puntando il dito contro il troppo poco tempo tra l’uscita dei film nelle sale e quella in streaming. «Il problema nasce già dal festival di Venezia che accetta i film prodotti dalle piattaforme in concorso. A Cannes non avviene. E non tanto perché il direttore Thierry Frémaux non vuole, ma perché le associazioni d categoria di produttori, esercenti, distributori in Francia sono più forti che da noi. Qui finisce che sono gli stessi produttori a convincere i registi a fare i film per le piattaforme. Io quando faccio un film lo faccio pensando al grande schermo».
Il regista Bellocchio dice sì alla riduzione dei biglietti
Quasi in contemporanea, anche il regista Marco Bellocchio è tornato sull’argomento. In un’intervista ad Adnkronos, ha commentato l’idea del bonus cinema, annunciato dal ministero della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Può essere una via di ripartenza per il cinema. E’ stato constatato che in quella settimana in cui i biglietti erano stati ridotti c’era stata un’affluenza maggiore di giovani. Se il problema principale è di mandare al cinema più gente, ridurre il costo dei biglietti penso che sia un piccolo mezzo però efficace». Si parla di circa 10 milioni di euro da stanziare. Per usufruire dello sconto sul biglietto servirà lo Spid.
