Dopo il primo botta e risposta e l’annuncio del calendario del suo tour asiatico in cui non c’è ufficialmente Taipei, pare che Nancy Pelosi potrebbe sbarcare nella capitale di Taiwan già domani notte, 2 agosto. La notizia è stata resa nota dall’emittente televisiva Next Tv e poi ripresa dai media locali. Il canale parla di «esclusiva» e cita fonti interne al governo del Paese, spiegando che la presidente della Camera degli Stati Uniti arriverà già tra qualche ora. La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo e non è sfuggita al governo cinese, che ha prontamente avvertito gli Usa che il proprio esercito «non starà a guardare». Altrettanto immediato la replica americana: «Non siamo intimiditi».

Nancy Pelosi incontrerà Tsai Ing-wen
I media di Taiwan parlano dell’arrivo nel Paese di Nancy Pelosi già nella notte di domani, 2 agosto. La presidente della Camera degli Stati Uniti dovrebbe poi incontrare il giorno dopo Tsai Ing-wen, presidente di Taiwan. La notizia conferma una prima indiscrezione lanciata su Twitter da Josh Rogin, giornalista del Washington Post. Il celebre cronista aveva ipotizzato che Pelosi sarebbe andata a Taipei dopo la tappa in Malesia, la seconda del suo tour. Se in effetti dovesse entrare nel Paese tra qualche ora, potrebbe confermare quest’idea.
Our delegation today had the great privilege of meeting with Deputy Prime Minister and Finance Minister @LawrenceWongST in Singapore. We discussed how our nations can continue to work together to advance security, prosperity & opportunity for those on both sides of the Pacific. pic.twitter.com/6qSwB47ICY
— Nancy Pelosi (@SpeakerPelosi) August 1, 2022
Gli avvertimenti cinesi: «L’Esercito non starà a guardare»
Già nei giorni scorsi, Pechino ha fatto sapere a Washington che la visita di Nancy Pelosi in Taiwan è tutt’altro che gradita. La notizia di oggi diffusa dai media locali ha inasprito ulteriormente gli animi. «Vorremmo avvertire ancora gli Usa che la Cina è in attesa e che l’Esercito popolare di liberazione non starà a guardare», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. «La Cina prenderà sicuramente contromisure decise e forti a difesa della sovranità e integrità territoriale». Dell’argomento hanno discusso anche i leader dei due Paesi, Joe Biden e Xi Jinping, nel corso di una lunga videochiamata di qualche giorno fa.

La risposta degli Usa: «Non siamo intimiditi»
A rispondere alle parole di Zhao Lijian è stato John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. «Il viaggio della speaker è importante e noi lo sosteniamo», ha spiegato pur non confermando la tappa di Taiwan. Ma poco prima aveva anche dichiarato, in merito agli avvertimenti di Pechino: «Non siamo intimiditi dalla retorica della Cina».