Mutui, come cambieranno le rate con l’aumento dei tassi di interesse Bce
Le simulazioni preannunciano una situazione critica specialmente per coloro che hanno richiesto finanziamenti a tasso variabile per l'acquisto della casa
Brutte notizie per chi ha richiesto mutui a tasso variabile per acquistare una casa. Infatti, con l’aumento dei tassi di interesse della Bce la situazione sembra essere davvero drammatica. Ecco quali sono le conseguenze per coloro che stanno ripagando il prestito richiesto.
Le variazioni dei mutui a tasso variabile
I primi a risentire dell’aumento dei tassi di interesse della Bce saranno coloro che hanno richiesto mutui a tasso variabile per l’acquisto della casa. Questo perché i mutui a tasso variabile seguono l’Euribor che si adegua velocemente alle operazioni della Bce. Ma quali saranno le conseguenze dal punto di vista economico? A spiegare bene la situazione ci ha pensato un’analisi di mutuisupermarket.it condotta per il quotidiano Repubblica.
Infatti, secondo l’analisi, se si ipotizza un tasso variabile pari all’Euribor a tre mesi con un ulteriore spread dell’1% su un finanziamento di circa 140mila euro, l’aumento dei tassi del 0,5% comporterà un aumento della rata mensile fino a circa 32 euro per i mutui con durata di 30 anni. Se poi si considera un aumento dello 0,75%, l’aumento della rata mensile sarà di circa 49 euro per un mutuo della durata trentennale.
Il consiglio dell’Unione Nazionale Consumatori e l’aumento dei prestiti al consumo
Per far fronte all’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile si cercano diverse soluzioni. Un primo consiglio lo ha dato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. A questo riguardo, il presidente ha dichiarato: «Questo significa, immaginando possibili rialzi futuri dei tassi fino al 30%, che la rata dei mutui a tasso variabile sarebbe meglio fosse inizialmente pari al 23% del reddito della famiglia, così da restare sempre sotto quella soglia critica».
Inoltre, negli ultimi tempi si sta assistendo a un balzo dei prestiti al consumo, preferito rispetto ai mutui a tasso variabile. Questo perché tali prestiti hanno tassi che vengono decisi da ogni banca secondo le proprie politiche interne e si adeguano più lentamente alle rate del mutuo. Poi, il prestito a consumo è a tasso fisso, dunque la rata rimane la stessa per tutta la durata del finanziamento, ecco perché molti lo scelgono.