I mutui casa nel 2022 hanno un tasso variabile che aumenta del 36% rispetto allo scorso anno. A dirlo è una rilevazione di Facile.it. Secondo l’indagine del sito, un mutuo da 126 mila euro della durata di 25 anni sarebbe partito nel 2021 con una rata da 456 euro. Con l’aumento dei tassi Euribor a tre mesi, però, la rata sarebbe schizzata a 619 euro. Parliamo di un mutuo a tasso variabile puro, senza correttivi che hanno un mutuo con CAP o un mutuo misto. Stando all’indagine, il 2023 non andrà meglio, con una previsione di aumento dell’Euribor di circa un punto e mezzo.
Mutui casa, aumenta il tasso variabile
Nel 2021 il tasso applicato ai mutui con l’interesse variabile era di circa lo 0,67 percento. Nel 2022 si è arrivati al 3,33 percento. Questo ha portato rincari sulla rata del mutuo di oltre 160 euro in alcuni casi. Non è l’unica spesa per le famiglie italiane, considerata anche l’inflazione media che ha colpito i generi di prima necessità. La Banca Centrale Europea ha annunciato degli aumenti dei tassi nel 2023 per fronteggiare l’inflazione.

L’aumento previsto è dell’1,5% entro giugno 2023. Se il mutuo è stato sottoscritto nel 2022 con un finanziamento di 126 mila euro per 25 anni, la rata potrebbe arrivare a 718 euro, con un rincaro di circa 260 euro in più al mese. Questo fenomeno riguarda solo chi ha il tasso variabile.
Cosa succede per chi ha il mutuo a tasso fisso
Per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso non cambierà nulla. Infatti, il tasso fisso si riferisce a un altro indicatore, l’Eurirs. Chi ha sottoscritto un mutuo di questo tipo nel 2021 ha pagato 1,05% di interessi, per una rata di 477 euro. Chi, invece, ha fatto la stessa scelta nel 2022 si è ritrovato a pagare 614 euro, perché il tasso è arrivato al 3,26 percento.

Oggi, quindi, chi sceglie ora un mutuo a tasso fisso si ritrova 40 mila euro in media di interessi in più con lo stesso mutuo da 126 mila euro per 25 anni, mentre chi lo ha scelto nel 2021 mantiene la rata da 477 euro.