Scontro tra i sindaci dei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione del maggio scorso e il ministro con delega alla Protezione Civile Nello Musumeci. L’ex presidente della Regione Siciliana, infatti, ieri ha incontrato il governatore emiliano Stefano Bonaccini e i primi cittadini delle località colpite. Nel respingere le loro richieste di fondi per l’emergenza, Musumeci ha dichiarato: «Non siamo un bancomat». Parole che non sono piaciute ma che lo stesso ministro ha ripetuto oggi, scatenando l’immediata reazione del Pd e dell’opposizione.
Musumeci: «Il governo non è un bancomat»
Nello Musumeci è intervenuto in un programma su RaiNews24 e lì ha ribadito quanto affermato già ieri. «Il governo non è un bancomat», attacca il ministro, che prosegue spiegando che «questa frase l’avrebbe dovuta dire anche qualcuno dieci anni fa se volevamo evitare la condizione in cui ci troviamo in Italia in tema di sicurezza del territorio. Il tavolo è nato per essere un coordinamento, che significa confrontarsi sui criteri e sulle priorità. Invece qualcuno ha pensato che la riunione dovesse servire soltanto per portare l’elenco delle spese e riscuotere. Il principio non è questo».

Boccia accusa: «Arroganza intollerabile». Braga: «Con offese non si va lontano»
Sul piede di guerra il Pd. Il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, attacca: «L’arroganza espressa da Musumeci è intollerabile. Nei primi giorni dopo l’alluvione il governo è andato in Emilia Romagna a fare passerelle con gli stivali nel fango. Ora è passato più di un mese, ma manca ancora il nome del commissario alla ricostruzione e soprattutto mancano le risorse annunciate. Dei famosi due miliardi del decreto ci sono solo qualche centinaio di milioni di risorse fresche». La capogruppo alla Camera, Chiara Braga, rincara la dose: «Caro ministro Musumeci l’Emilia Romagna non è un set per foto e riprese. Ci sono sindaci, cittadini, imprese che aspettano ormai da un mese la nomina di un commissario e le risorse vere per la ricostruzione e la ripresa. Con offese e arroganza non si va lontano».
Accuse anche dal M5S: «Governo inconcludente e buono a fare chiacchiere»
Anche il Movimento 5 Stelle passa all’attacco. Ilaria Fontana, capogruppo in commissione Ambiente alla Camera, critica il governo: «È francamente pessimo l’atteggiamento che il governo Meloni sta tenendo nei confronti dei cittadini romagnoli colpiti dall’alluvione. Il ministro Musumeci, ha voluto far capire che i romagnoli dovranno vedersela da soli. Questo è il messaggio per nulla velato fatto arrivare ai sindaci dei comuni più interessati dal disastro». E così anche Valeria Baldino, vicecapogruppo alla Camera: «Avevano promesso 2,6 miliardi, ma ne hanno stanziati solo la metà a fronte di danni quantificati per circa 9 miliardi. Mentre i sindaci chiedono un aiuto per far fronte agli enormi disagi che vivono le loro comunità ricevono risposte spocchiose e supponenti da parte del governo, che si dimostra ancora una volta inconcludente e buono solo a fare chiacchiere».
