Chi fermerà il musical

Camilla Curcio
23/08/2021

Da Annette del regista d'essai Leos Carax al remake di West Side Story di Steven Spielberg, i magnifici sette della prossima stagione cinematografica.

Chi fermerà il musical

Da qualche anno a questa parte, il musical continsodalizio tra cinema e musical si sta rivelando foriero di successi. A dimostrarlo, le numerose pellicole che l’industria hollywoodiana ha proposto al pubblico e che sono riuscite a portare a casa ottimi risultati in termini di incassi e gradimento conquistando anche i puristi che, davanti alla contaminazione, avevano storto il naso. La redazione del Guardian ha selezionato quelli più interessanti in uscita nei prossimi mesi.

1. Annette, un musical d’essai

In uscita il prossimo 3 settembre, Annette è un’opera rock nata dalla collaborazione tra il regista Leos Carax e gli Sparks, band statunitense nata a Los Angeles negli Anni 70. Al centro della scena, i due protagonisti: Adam Driver nei panni di uno stand-up comedian e Marion Cotillard in quelli di una cantante lirica di fama internazionale. Un incontro casuale li porterà a innamorarsi contro ogni logica e a dare alla luce Annette, una bambina innocente che trasformeranno in enfant prodige e inquietante giocattolo al servizio delle loro folli aspirazioni. A Cannes, dov’è stato scelto come film d’apertura della rassegna (regalando a Carax il premio per la miglior regia), la critica lo ha accolto con reazioni contraddittorie ma, per il Guardian ha tutte le carte in regola per essere un successo duraturo. Nonostante, a un primo sguardo, possa sembrare un prodotto di nicchia, riservato ai fan del cinema d’avanguardia. «Annette è un capolavoro di cinematografia», ha dichiarato il produttore britannico Edgar Wright. «Divertente, provocatorio, tragico, coinvolgente, folle. Esattamente quel che ci si aspetta dall’unione tra Carax e gli Sparks».

2. Respect, il biopic su Aretha Franklin

A tre anni dalla sua morte, Hollywood omaggia Aretha Franklin con l’immancabile biopic. L’opera biografica dedicata all’inarrivabile Regina del Soul e distribuita a partire dal 10 settembre 2021 conta sulla regia della regista teatrale Liesl Tommy e su una protagonista di tutto rispetto: l’attrice e cantante Jennifer Hudson, vincitrice di un Oscar per il suo ruolo in Dreamgirls e di diversi Grammy Award. Per quanto attesissimo dal pubblico, gli addetti ai lavori gli hanno riservato una tiepida accoglienza. Per alcuni non è altro che una serie di performance allineate una dietro l’altra, per altri, invece, è eccessivamente focalizzato sulla relazione tra Franklin e la fede, elemento che toglierebbe mordente all’aspetto musicale. «Non è un lavoro in grado di fare giustizia alla grandezza di Aretha Franklin come artista», ha scritto Entertainment Weekly. «Non ne cattura in alcun modo la genialità. Per quanto provi a fare qualche riferimento in merito». Per Guy Lodge del Guardian non è nulla più che un «tradizionale biopic, ideale per chi cerca un film su un’icona della musica senza particolari pretese».

3. Everybody’s Talking About Jamie e la causa LGBTQ

Dopo il successo raccolto nei teatri del West End, lo show messo in piedi da Tom MacRae e Dan Gillespie Selles e nato come il racconto di un 16enne che sogna di diventare una drag queen è riuscito finalmente a sbarcare anche al cinema. Dal 17 settembre, i fan del musical Everybody’s Talking About Jamie ritroveranno la storia e i personaggi che hanno conosciuto e imparato ad amare sui palcoscenici di Broadway. Un racconto prezioso, che abbraccia la causa LGBTQ e si propone di coinvolgere soprattutto le giovani generazioni, sempre più aperte a farsi portavoce di messaggi di inclusività. Nonostante le ottime premesse, la critica non ha alte aspettative rispetto a un suo potenziale trionfo. L’hype iniziale, infatti, sembra essere stato spento dall’avvento della pandemia che ha portato la Disney a cambiare i piani e a venderlo ad Amazon. Passaggio che ha ovviamente escluso i cinema dalla distribuzione della première: il film debutterà in un primo momento su Prime e solo dopo qualche mese arriverà nelle sale.

4. Dear Evan Hansen, un inno al perdono e alla guarigione

Ben Platt e Kaitlyn Dever (star di due delle serie tv di punta di Netflix, The Politician e Unbelievable) sono i protagonisti di Dear Evan Hansen, film ispirato a un musical dal palmarès invidiabile, diretto da Steven Chbosky e presentato in anteprima al Toronto Film Festival. Un adolescente affetto da fobia sociale si trova, da un giorno all’altro, a fare i conti con una popolarità inaspettata a causa di una bugia detta per confortare dei genitori in lutto. Dal 22 ottobre, chi ha amato la versione teatrale di Dear Evan Hansen avrà modo di fare il paragone, studiandone le differenze e individuandone punti di forza e difetti. «Questo film parla di perdono e guarigione, dimostrando quanto siamo necessari gli uni agli altri», ha sottolineato Cameron Bailey, direttore del festival di Toronto. «Non potevamo scegliere proposta migliore per celebrare quest’anno complicato».

5. Tick, Tick…Boom!, candidato a diventare cult

Da uno show postumo su un regista teatrale impegnato a lottare contro i suoi demoni (Jonathan Larson, compositore di Rent) a una pellicola con Andrew Garfield e diretta da Lin-Manuel Miranda, in programma per il 12 novembre. Per il Guardian, il trailer di Tick, Tick…Boom! non lascia spazio a dubbi: l’opera ha tutte le carte in regola per diventare un cult. Anche solo per i fan di Larson che, dopo vent’anni, ritorneranno a godere del lavoro meno conosciuto (e, per questo, ingiustamente meno apprezzato) del loro idolo.

6. Encanto, l’ultimo arrivato Disney

All’appello non può decisamente mancare un cartone animato targato Disney. Dopo il trionfo di Frozen, dal 26 novembre bambini e adulti ritorneranno a cantare con Encanto, la storia di una bambina colombiana che tenta di proteggere i poteri magici della sua famiglia. Tra i nomi degli artisti che si sono occupati della colonna sonora, ritorna anche quello di Lin Manuel Miranda. Un particolare che, secondo la critica, è da considerarsi garanzia di ottimi risultati. Moana ne è la dimostrazione più eloquente.

7. West Side Story, attesa per il remake di Spielberg

Sessant’anni dopo il primo adattamento (che, tra i vari riconoscimenti, si accaparrò addirittura un Oscar), il 10 dicembre arriva l’ennesimo remake di West Side Story, con la regia di Steven Spielberg e un cast molto più diversificato e inclusivo dell’originale. Con questo progetto, la Disney strizza l’occhio alla Generazione Z, utilizzando il registro del teen drama, ma non esclude di riuscire a conquistare anche genitori e nonni, cresciuti a suon di storie sul tormentato amore tra Tony e Maria. L’attrice portoricana Rita Moreno (Anita nell’originale) si è già prodigata in lodi ed elogi per il lavoro di Spielberg ma le aspettative del pubblico rimangono ancora piuttosto alte. Tra chi attende con sguardo scettico l’uscita e chi, invece, la reputa già un’operazione di marketing evitabile e superflua.