Ti vedo scritta su tutti i muri

Stefania Romani
19/06/2021

Porte colorate, case rivestite di ceramica e borghi interamente dipinti. Cinque paesi da visitare in cui l'arte è impressa sulle pareti.

Ti vedo scritta su tutti i muri

Hanno la capacità di cambiare il volto di borghi, villaggi e piccoli centri, colorandoli e rendendoli musei a cielo aperto. Sono i muri d’autore esuberanti, immediati, nostalgici, talvolta arrabbiati, in grado di trasformare i luoghi in cui sorgono in destinazioni da visitare, affiancandoli alle rotte turistiche più gettonate. Tag43 ve ne propone cinque in tutto lo Stivale, nel caso in cui cercaste spunti per accendere il weekend.

Arcumeggia, storie di vita nei campi

Il primo paese dipinto in Italia è stato Arcumeggia di Casalzuigno che, fra la Valcuvia e il Lago Maggiore, nel varesotto, oltre a ritratti di famiglia, riproduce sulle pareti culti popolari, episodi di emigrazione e racconti vita nei campi. I muri furono firmati negli anni Cinquanta dai protagonisti del panorama artistico nazionale. Uno su tutti, Gianfilippo Usellini, che quando, assieme all’ente turistico locale, salì a dorso di mulo alla volta del borgo, ne rimase affascinato. E da lì partì un’operazione pittorica che ha fatto scuola. Da vedere? La Partenza dell’emigrante di Giuseppe Migneco, i Corridori di Aligi Sassu, la Composizione agreste di Ernesto Treccani. E tanti altri. www.arcumeggia.it

Valloria di Prelà, porte colorate contro la desertificazione

Un altro esempio di riconversione legata all’arte è Valloria di Prelà, villaggio arroccato nell’entroterra ligure, in provincia di Imperia. In passato, complice la chiusura del frantoio che dava lavoro a parecchie famiglie, era rimasto quasi disabitato. Di recente, grazie alle oltre 150 porte dipinte, soprattutto in estate, ha ripreso vita, meta di stranieri e proprietari di seconde case. Del resto il centro ha fascino da vendere, per il contrasto fra le pietre delle architetture e gli usci colorati: senza spazio per i murales, gli ingressi si sono trasformati in grandi tele, indicati ai visitatori con una segnaletica chiara ma non invasiva. www.valloria.it

A Sellustra l’arte è sul muro di casa

Sul crinale di una collina che fa da sentinella alla valle del fiume Sellustra, il borgo medievale di Dozza, nel bolognese, conserva l’impronta dell’età di mezzo, con la forma a fuso e la Rocca sforzesca. Ma dal 1960, quando è nata la Biennale d’arte contemporanea del Muro dipinto, che si ripete a settembre, il centro ha cambiato pelle. Gli artisti dipingono direttamente sui muri delle case, attorno agli archi, all’ingresso dei portici. Fra le opere più famose L’angelo di Giuliana Bonazza, figura immensa giocata sui toni del rosa, l’Arcobaleno di Alfonso Frasnedi, il Francobollo di Michal Strjecek, e poi altri soggetti come draghi, cieli rannuvolati, personaggi di fantasia. www.fondazionedozza.it

Vietri, pareti di ceramica lungo la Costiera amalfitana

Anche la porta sulla Costiera amalfitana regala un trionfo di colori, grazie alle ceramiche che a Vietri sul mare, nel salernitano, vantano una tradizione secolare e rivestono le pareti di abitazioni, negozi, ristoranti, con i limoni, i caratteristici pesci sovrapposti e il verde Vietri a recitare da padrone. I pannelli esuberanti raccontano sfilate fra sacro e profano, attacchi saraceni ai litorali ed episodi più recenti. E negli ultimi anni la ceramica ha arredato anche un tratto di lungomare, una piazzetta in stile Gaudì, diventata il salotto buono della cittadina. www.costieraamalfitana.com

Orgosolo, la protesta è sui muri

Nel cuore della Barbagia, Orgosolo, il paese alle porte del Supramonte, in provincia di Nuoro, è tappezzato di murales vivaci e arrabbiati. Protestano nei confronti dello Stato, dell’America, delle guerre. Noto da fine Ottocento per il banditismo, il centro sardo nel secolo successivo diede voce al malessere sociale, al senso di ingiustizia, anche legato all’esproprio di terre da parte del governo. Nacquero, così, dipinti connotati da toni forti, colori intensi, contorni accentuati. In Sardegna vantano una tradizione legata ai murales, in Provincia del Medio Campidano anche Villamar, dove i dipinti hanno una connotazione politica, e Serramanna, con opere a sfondo rurale. Chiude il quadro, San Sperate, nel cagliaritano, che dal ’68 attrae artisti da tutto il mondo. www.sardegnaturismo.it