Ieri il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) aveva diffuso un annuncio di lavoro per la ricerca di 15 esperti a tempo pieno e a titolo gratuito. Dopo l’insorgere di non poche polemiche, la ministra Bernini ha riferito che si avvierà un’indagine interna per capire l’origine dell’errore.
Il MUR non assumerà 15 esperti gratis
Dietro a questo avviso pubblico ci sarebbe stato, come l’ha definito il ministero, un «errore tecnico nella sua stesura». Per questo il MUR ha ritirato l’annuncio. In una nota il ministero ha spiegato che «il contenuto e i termini dell’avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero, che considera il lavoro un valore cui deve corrispondere sempre un’adeguata retribuzione».

A chiedere per prima che venisse eliminato l’avviso pubblico è stata la ministra Anna Maria Bernini, che ha anche avviato un”indagine per capire il perché di questa «svista», una mossa poco in linea con gli scopi del ministero stesso. La scadenza per inviare la propria domanda di ammissione era fissata per la mezzanotte del 6 aprile 2023. Scadenza ormai invalidata, dopo il ritiro dell’annuncio.

La vicenda
La vicenda ha avuto dopo la pubblicazione, da parte del MUR, di un avviso pubblico per l’assunzione di 15 «esperti ad elevata specializzazione» da inserire nel «nucleo di coordinamento delle attività di analisi, studio e ricerca». Tra i requisiti minimi richiesti: laurea magistrale in alcuni ambiti di ingegneria, economia, matematica o statistica. Per quanto riguardava la posizione, il Ministero dell’Università e della Ricerca precisava che si trattava di un «impegno a tempo pieno», di durata «pari a 18 mesi», prorogabili su loro richiesta. Tutti i 15 posti di lavoro erano però a titolo gratuito.
Considerando che lo scopo principale del Mur dovrebbe essere quello di evitare la fuga di cervelli all’estero, favorendo stipendi e condizioni lavorative migliori, questo avviso ha lasciato di stucco tutti.