L’Agcom ha adottato un’ordinanza di ingiunzione nei confronti della società Meta Platforms che gestisce i social di Zuckeberg per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo sancito dal Decreto Dignità.

Meta, multa di 750 mila euro per aver pubblicizzato il gioco d’azzardo
L’Autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni ha multato la società in quanto «responsabile di non aver previsto nelle proprie condizioni generali, destinate al mercato italiano e relative alla promozione di beni e servizi a pagamento, alcuna restrizione in relazione alla pubblicità di giochi con vincite in denaro». La realtà proprietaria dei social Facebook, Instagram e WhatsApp, si legge nella nota dell’Agcom, consente «la promozione di giochi con vincite in denaro anche attraverso la targetizzazione delle inserzioni». La sanzione ammonta a 750 mila euro.

Imposto anche il divieto di diffusione dei contenuti
Accanto alla sanzione pecunaria, l’autorità ha anche imposto a Meta di impedire a ciascun autore delle sponsorizzazioni oggetto del provvedimento la diffusione e il caricamento di contenuti analoghi a quelli già sanzionati. L’authority fa sapere che si tratta «del primo provvedimento emanato nei confronti di una piattaforma di social media per aver consentito la diffusione di contenuti in violazione del citato divieto».
Secondo la ricostruzione dell’Agcom, la società di Mark Zuckerberg avrebbe consentito a tutti i suoi clienti business di potersi rivolgere agli utenti italiani promuovendo inserzioni relative al gioco d’azzardo, anche attraverso la targetizzazione delle pubblicità.Comportamenti che ledono quanto previsto dal Decreto Dignità che prevede restrizioni in relazione alla pubblicità di giochi con vincite in denaro.
La replica di Meta
In risposta a quanto avvenuto, un portavoce della Meta fa sapere che la società, pur avendo collaborato pienamente con l’autorità, non è d’accordo con la decisione presa dall’AgCom e con la multa imposta. «Stiamo valutando le opzioni a nostra disposizione», spiega.