«Il primo raduno mondiale degli amanti della Russia». È stato definito così l’evento organizzato martedì 14 marzo a Mosca. Un modo per rilanciare l’astro della Federazione appannato, per usare un eufemismo, a causa dell‘invasione dell’Ucraina. Il congresso di fondazione del cosiddetto “Movimento russofilo internazionale” è descritto come l’incontro di «coloro che amano sinceramente il nostro Paese, la sua storia e cultura», ha spiegato l’agenzia di stampa statale RIA Novosti.

Guest star della kermesse Steven Seagal
«Anche nei Paesi occidentali oggi ci sono molte persone che non hanno paura di definirsi ‘russofili’», ha sottolineato uno degli organizzatori, riproponendo la propaganda del Cremlino sull’importanza da un lato di un «mondo multipolare», dall’altro della necessità di rispettare i «valori tradizionali». Come scrive il Moscow Times, al raduno nella Capitale erano attesi ospiti provenienti da 40 Paesi in Europa (Italia compresa, almeno stando a quanto riferito dagli organizzatori), Asia e Africa, oltre che dagli Stati Uniti. Guest star, è il caso di dirlo, Steven Seagal, relatore insieme con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e l’oligarca cristiano ortodosso Konstantin Malofeev a capo del gruppo media Tsargrad, promotore del cristianesimo ortodosso russo e del putinismo oltre a essere nettamente anti-Usa e anti-occidentale. «Sono russofilo al 100 per cento e russo all’ 1 milione per cento», ha dichiarato l’attore americano, recentemente insignito da Vladimir Putin della medaglia dell’Ordine dell’Amicizia e cittadino russo dal 2016. Il manifesto presentato dal movimento russofilo dichiara la necessità di promuovere la cultura e la spiritualità russe, ma anche «informazioni affidabili» sul Paese e rafforzare «la diplomazia popolare in difesa di un mondo multipolare».

Il leader del movimento russofilo bulgaro Malinov e l’intervento di Pierre de Gaulle
Ad aprire il congresso il leader del movimento russofilo bulgaro Nikolai Malinov accusato di spionaggio in patria e sanzionato dagli Usa ai sensi dell’International Magnitsky Act per aver corrotto il giudice che gli permise di lasciare il Paese per recarsi a Mosca dove Putin gli consegnò l’Ordine russo dell’amicizia per il rafforzamento della pace, dell’amicizia, della cooperazione e della comprensione reciproca tra i popoli. Tra gli interventi più pubblicizzati dal canale Tsargrad quello di Pierre De Gaulle, nipote di Charles de Gaulle, che ha ricordato le parole del nonno invitando l’Europa a non rifiutare i partenariati con la Russia. «Mio nonno, il generale de Gaulle, scrisse che sotto tutti i punti di vista la Russia era una grande potenza», ha ricordato. «E per la Francia è un partner con cui la cooperazione e l’armonia sono del tutto naturali. Durante la sua vita, il generale de Gaulle ha difeso la necessità di partenariati con la Russia, che è l’unico garante di prosperità, pace ed equilibrio in Europa».

Vittoria Alliata di Villafranca: «La russofobia necessaria per nuove colonizzazioni»
Contro l’Occidente si è scagliata anche la principessa siciliana Vittoria Alliata di Villafranca secondo la quale, come riporta Tsargrad, «la russofobia è necessaria agli anglosassoni per nuovi tipi di colonizzazione». Secondo la nobildonna e traduttrice da un anno i Paesi occidentali hanno tentato di cancellare la cultura russa. «Le università italiane hanno vietato lo studio dell’opera di Dostoevskij e ai cantanti d’opera russi non è stato permesso di tenere concerti in Europa a causa della loro nazionalità». E, ancora: «La russofobia è stata deliberatamente organizzata per nuovi tipi di colonizzazione. Si tratta di un moderno manifesto approvato dagli anglosassoni per il controllo del mondo intero e lo sfruttamento delle risorse naturali». Alliata di Villafranca ha anche ricordato come «oggi la Sicilia sia fortemente associata alla mafia italiana, ma la criminalità organizzata è diventata un prodotto degli Stati Uniti. È apparsa», secondo la sua ricostruzione storica, «dopo che i soldati americani sono sbarcati sull’Isola durante la Seconda Guerra mondiale. La mafia fu un tentativo degli americani di occupare l’Italia e destabilizzare la società. Oggi ci sono basi militari americane in Sicilia puntate contro la Russia».
I saluti di Vladimir Putin e del patriarca Kirill
Soddisfazione da parte del presidente russo che ha inviato un telegramma di congratulazioni al neonato movimento, contrapponendolo a quella che ha descritto come «l’isteria anti-russa deliberatamente montata in molti Paesi». «Apprezziamo molto la vostra ferma determinazione a opporvi alla campagna russofoba e il vostro desiderio di sviluppare il dialogo e una cooperazione umanitaria reciprocamente vantaggiosa», ha aggiunto il leader del Cremlino. Immancabili i saluti del patriarca Kirill: «Di fronte alle serie sfide che la società moderna deve affrontare, come il secolarismo militante, il relativismo morale, il senso di superiorità nazionale e la vera e propria russofobia, i difensori dei valori tradizionali, più che mai, dovrebbero sentire il sostegno di persone che la pensano allo stesso modo» ha detto, aggiungendo che questo «è necessario per difendere congiuntamente la verità, che consiste nel diritto di una persona a rimanere se stessa, a preservare la fede e le tradizioni dei suoi antenati».