Con il 72 per cento dei votanti ad aver espresso parere favorevole, il Movimento 5 stelle dice sì ai fondi 2 per mille. La consultazione online, che ha visto il parere favorevole di 24mila 360 iscritti alla piattaforma (9mila 531 i no), si è risolta con un sì al finanziamento pubblico ai partiti. Uno dei punti centrali contro cui il Movimento di Beppe Grillo si era più volte espresso e battuto in passato, un vero tabù, è stato sfatato. «Abbiamo chiesto una valutazione a tutti gli iscritti. Se passa bene, se non passa va bene lo stesso e andremo avanti come fatto finora», ha affermato Giuseppe Conte prima della consultazione. E ora, che i votanti hanno espresso il proprio parere favorevole, il leader pentastellato ha affermato che «se accettiamo il principio della democrazia diretta, è questo».
Movimento 5 stelle: il sì al 2 per mille e le altre votazioni
Si conclude con l’esito positivo, quindi, il referendum online che ha visto protagonisti gli iscritti al Movimento 5 stelle di tutta Italia. Da ieri, sono stati 24mila 360 i sì e 9mila 531 i no. Adesso il partito potrà accedere ai fondi dei contribuenti, una delle prime regole che Grillo aveva dettato alla fondazione del partito. «Ho sentito quello che ha detto Grillo. Ho preso atto di una richiesta sul tavolo da tempo e ho ritenuto che fosse discussa e votata», ha spiegato Giuseppe Conte, attuale leader dei 5 stelle. L’ex premier ha poi parlato anche dei un’altra votazione. «Abbiamo votato anche per destinare quattro milioni di restituzioni che andranno a iniziative benefiche di solidarietà e a progetti di ricerca del Cnr», ha affermato.
Movimento 5 stelle: cos’è il 2 per mille
Il 2 per mille votato favorevolmente dagli iscritti al Movimento 5 stelle permetterà al partito di accedere ai fondi pubblici. Si tratta di un finanziamento indiretto che non va a carico di tutti, ma solo di coloro che intendo contribuire con il 2 per mille del loro reddito. Questa somma va a sostentare la vita dei partiti.
Movimento 5 stelle: l’ex Villarosa annuncia il nuovo partito di Di Battista
Lo scontro tra le due correnti interne al Movimento 5 stelle è più acceso che mai. Da una parte chi chiede un ritorno alle origini, a quei principi base su cui è stato fondato lo stesso movimento. Dall’altro chi ha votato sì all’accesso ai fondi pubblici e non solo, con Conte e Di Maio in testa. Ad approfittarne sono gli ex pentastellati Alessio Villarosa e Alessandro Di Battista. Intervenuto per un’intervista su Radio Cusano Campus, Villarosa ha parlato del progetto Su la testa e di un Di Battista pronto a essere leader di un nuovo partito. L’obiettivo è ripartire dai principi base del Movimento 5 stelle in origine. «Il problema è che nel tempo il M5s è cambiato e Giuseppe si è adattato. Cambiare è corretto, ma passare dal nero al bianco – spiega Villarosa – non è coerente. Questo è accaduto perché si è accettata la sconfitta».