M5s, i legali di Conte: «I vertici non sapevano del regolamento 2018»

Redazione
18/02/2022

Tiene banco la questione legata ai ricorsi e la sospensione di statuto e leadership. Ma il Movimento ha fretta anche a causa delle continue tensioni in vista delle elezioni provinciali.

M5s, i legali di Conte: «I vertici non sapevano del regolamento 2018»

Il Movimento 5 stelle e Giuseppe Conte attendono la decisione del Tribunale di Napoli, proprio sull’elezione dell’ex premier alla guida del partito, bloccata dai ricorsi presentati (e vinti) poche settimane fa da alcuni attivisti. Francesco Astone, Francesco Cardarelli e Claudio Consolo, i legali del Movimento, hanno presentato nei giorni scorsi l’istanza con cui sperano di ottenere la revoca dell’ordinanza cautelare relativa alla sospensione sia dello statuto sia dell’elezione. E secondo quanto svela Adnkronos, la difesa si baserebbe su una mancata conoscenza del regolamento, approvato nel 2018, proprio da parte di Conte. Sull’argomento si era espresso anche Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento aveva dichiarato: «Le sentenze si rispettano».

La tesi degli avvocati

Quindi Conte non sarebbe stato a conoscenza di questo regolamento, secondo cui gli iscritti da meno di sei mesi al Movimento 5 stelle sarebbero stati esclusi dal voto. Una norma approvata nel 2018 dal Comitato di garanzia su richiesta dell’ex capo politico, Luigi Di Maio. Gli avvocati dell’ex premier, quindi, sottolineano che se l’avesse saputo l’avrebbe fatto presente. Una difesa presentata al Tribunale di Napoli e di cui ora si attendono i risultati.

M5s, i legali di Conte: «I vertici non sapevano del regolamento 2018». Si attende la decisione del Tribunale di Napoli. Intanto cambia il logo alle provinciali
Giuseppe Conte durante una manifestazione (Getty)

Movimento 5 stelle: simboli civici alle elezioni provinciali

Intanto il Movimento 5 stelle ha l’esigenza di accelerare i tempi. Proprio per evitare questioni legali, a causa del processo in corso, nelle varie elezioni provinciali che si terranno a breve potrebbero essere presentati dei simboli civici, superando il problema con un escamotage. A Napoli il prossimo 13 marzo, ad esempio, sarà utilizzato il logo denominato Territori in Movimento. Una scelta, quest’ultima, che scaturisce anche dalla sospensione del logo decretata dal Tribunale di Napoli. Il rischio sarebbe di incorrere in ulteriori ricorsi che possano fermare il Movimento alle elezioni. Ma allo stesso tempo i grillini potrebbero decidere di optare per la stessa soluzione anche in altre località in tutto il Paese.

La tensione all’interno del Movimento

E sempre Adnkronos rivela un ulteriore retroscena. Secondo l’agenzia di stampa, ci sarebbero numerose conversazioni che testimonierebbero il malumore di alcuni elettori in vista delle prossime elezioni elettorali sulla gestione delle varie liste. Un argomento sui sarebbe intervenuto perfino Roberto Fico, il presidente della Camera, fermando eventuali tentativi di cambiare la composizione della lista che sarà presentata alle provinciali. I conflitti si sono inaspriti negli ultimi giorni, tra chi vorrebbe subentrare nelle liste dicendo di aver inoltrato la richiesta prima della chiusura e chi, invece, tenta di far valere la propria posizione dicendo agli altri di candidarsi alla tornata successiva.

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Giuseppe Conte (Getty)