Movida eccessiva, il Comune di Torino condannato a risarcire i residenti

Annarita Faggioni
16/11/2022

La sentenza dalla Corte di Appello del capoluogo piemontese.

Movida eccessiva, il Comune di Torino condannato a risarcire i residenti

Movida troppo rumorosa: ora il Comune di Torino si ritrova condannato al risarcimento per i residenti del quartiere di San Salvario. Infatti, secondo la Corte di Appello del capoluogo piemontese, il Comune non avrebbe fatto abbastanza per poter attenuare i rumori, generando quindi il disagio per cui è tenuto a risarcire.

Torino, il Comune condannato a risarcire abitanti per movida

In primo grado, l’ente era stato condannato al pagamento di circa 1 milione di euro. Ora la Corte abbassa questa cifra a 200 mila euro. La Corte ha posto la condizione che il Comune faccia di tutto per ridurre i rumori molesti da oggi in poi. La penale è stata calcolata per 10 euro al giorno per ognuno dei 29 residenti che hanno fatto causa all’ente, denunciando gli schiamazzi. La magistratura ha concesso 6 mesi di tempo all’ente per adeguarsi.

Movida: il Comune di Torino è stato condannato a risarcire i residenti per via dei rumori legati alla movida notturna.
Comune di Torino (facebook.com)

«(…) nelle urla e negli schiamazzi, e nel parlato a voce alta che scaturisce dal flusso massiccio e costante di persone che transitano, stazionano e intralciano le vie e il largo Saluzzo e di avventori dei locali commerciali in genere» aveva spiegato il consulente tecnico. In più, erano stati presi come riferimento anche i rilievi dell’Arpa tra il 2013 e il 2020.

Movida, Comune di Torino deve risarcimento a residenti

«Questi diritti sono tutelati dalla Costituzione e dalla corte europea dei diritti dell’uomo tuttavia stupisce la riduzione del risarcimento che c’è stata e che noi contestiamo, ritenendo che il diritto al sonno valga molto di più» spiega uno dei legali dei residenti.

Movida: il Comune di Torino è stato condannato a risarcire i residenti per via dei rumori legati alla movida notturna.
Comune di Torino (facebook.com)

La Corte di Appello ha dato dei tempi certi per i lavori per ridurre i rumori, quindi ha ridotto l’ammontare del risarcimento. In primo grado, invece, si riteneva che il Comune non avesse modo di reagire in tempi brevi, quindi il risarcimento era stato valutato con una cifra 5 volte superiore.