In un incontro che si è tenuto a Misano venerdì 22 ottobre, la Grand Prix Commission composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna), Paul Duparc (FIM), Hervé Poncharal (IRTA), Shinichi Sahara (Suzuki) e Fabiano Sterlacchini (KTM), alla presenza di Jorge Viegas (Presidente FIM), Carlos Ezpeleta (Dorna), Mike Trimby (IRTA) e Corrado Cecchinelli (Direttore delle Tecnologie), ha deciso di apportare alcune importanti modifiche al regolamento del Motomondiale. Alcune entreranno in vigore subito, altre nel 2022, altre ancora saranno valide dal 2023. Le modifiche sono state rese note nella mattinata di domenica 24 ottobre, giorno del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, in programma sul circuito di Misano.
MotoGP, cosa cambia subito
Alle squadre del campionato mondiale di MotoGP è ora concesso di ricostruire o sostituire immediatamente un motore dopo l’analisi, senza attendere l’approvazione. In ogni caso, se un motore non rispetta le regole in vigore verranno applicate delle penalizzazioni negli appuntamenti del Motomondiale in cui è stato utilizzato. Precedentemente, ai costruttori era richiesto di attendere i risultati dell’analisi: potevano servire anche 45 giorni. Inoltre il totale del chilometraggio tra il motore controllato e quello sostitutivo sarà al massimo pari a 2800 chilometri. Cambiano anche le regole per i serbatoi: i team potranno adesso prepararne tre per ogni moto. Per questo, il tempo per la dichiarazione ufficiale della temperatura ambiente e l’assegnazione di un analista tecnico ai team è stata portata dagli attuali 75 a 90 minuti.
MotoGP, cosa cambia dal 2022
Alcuni cambiamenti al regolamento tecnico della MotoGp entreranno in vigore dalla prossima stagione. Le variazioni riguardano gomme e freni. Considerando l’utilizzo dei team in termini di dischi freno più grandi su un numero maggiore di circuiti, il costo massimo per un pacchetto freni per la MotoGP è stato incrementato da 70 mila a 80 mila euro. Inoltre, in accordo con il fornitore esclusivo, sono state apportate delle leggere variazioni alla composizione dei componenti forniti. È stata poi rivista l’assegnazione di pneumatici slick al posteriore per i weekend di Gran Premio, portata adesso a 12: fino a un massimo di 6 della specifica A, di 4 della B, di 3 della C.
Non solo MotoGP, cosa cambia in Moto2 e Moto3
Importanti cambiamenti in arrivo anche nelle altre due classi del Motomondiali. Si tratterà di novità sportive e non legate al regolamento tecnico. Dal prossimo anno, infatti, la sessione di warm up di Moto2 e Moto3 viene ridotta a soli dieci minuti. Dal 2023 aumenterà invece l’età minima per gareggiare in queste due categorie: passerà da 16 a 18 anni. Nella stessa stagione cambierà inoltre il numero dei partecipanti ammessi alla classe Moto3, fissato in 30 unità oltre a due wildcard.